Buone Pratiche di Economia Circolare
In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.
Il database ICESP delle buone pratiche (BP) si alimenta e aggiorna grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti ICESP che condividono la propria esperienza, compilando le schede di buone pratiche di economia circolare.
Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:
Scarica la linea guida delle Buone Pratiche
È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).
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Servizi di manutenzione preventiva e predittiva, in autonomia ed in collaborazione con Siemens, modulabili in base al budget e cicli produttivi del cliente per abbattere i tempi ed i costi del fermo impianto.
EASY FIT: per censire i prodotti dell’impianto, valutare il grado di vetustà e definire un piano di manutenzione personalizzato, il BACK-UP dei DATI del prodotto, o il LAVAGGIO TECNOLOGICO.
Servizio di ASSISTENZA, eseguito da TECNICI SPECIALIZZATI con nuove tecnologie, ON SITE e/o da REMOTO, per coordinare a distanza il tecnico manutentore dell’impianto nel ripristino della linea.
SAFETY REPLACEMENT magazzino dedicato, con cloni dei prodotti elettronici strategici.
SERVICE POINT sportelli di raccolta di prodotti guasti e ritiro dei rigenerati.
Per il rischio di contagio da COVID 19, è stata implementata la sanificazione del prodotto, senza costi.
Il 27 luglio 2016 inaugurato il "Punto Magazzini Sociali", primo Hub in Basilicata adibito a recupero, stoccaggio e distribuzione di eccedenze alimentari. E' stato ulteriormente e completamente informatizzato l’intero processo di raccolta e distribuzione attraverso l’utilizzo di lettori laser e barcode. Il 13 Settembre 2021 inaugurato il Centro Logistico Eccedenze nei locali dell’ex mensa dell'università della Basilicata. Il CLE è un luogo fisico in cui, oltre attività di stoccaggio e distribuzione delle eccedenze alimentari attività di ricerca sul cibo.
L’obiettivo comune delle due aziende è quello di agevolare la crescita della mobilità elettrica lasciando al cliente il solo piacere della guida.
Il modello di Attività commerciale definito è aperto ad altri operatori, offrendo prodotti come servizi ai clienti finali e al fornitore di servizi di mobilità che desidera sfruttare l'ecosistema dell'Enel Charge Point Operator.
Le cassette vengono consegnate agli utenti del mercato, ristoranti, pescherie etc. La vendita del prodotto produce un rifiuto, le cassette che rimangono in parte presso il mercato. Tali cassette sono un rifiuto che oggi viene gestito dalla società incaricata. Il progetto prevede l’installazione presso il Mercato di un impianto completo delle parti necessarie a lavare, frantumare e compattare le cassette in EPS. Il compattato viene quindi gestito come un materiale e venduto per successivi utilizzi.
L’area si configura come un PEPS piattaforma COREPLA per la gestione dell’EPS e aderente all’accordo AIPE – COREPLA.
Inoltre l’area potrà in seguito gestire anche le cassette che saranno riportate indietro dagli stessi clienti in occasione di nuovi acquisti.
Il miglioramento avviene sia in fase di cantiere, sia in fase di esercizio.
I protocolli di sostenibilità utilizzano un sistema a punteggio, assegnando un punteggio a ciascuna buona pratica proposta e, in relazione alle prestazioni raggiunte dall’edificio, assegnano un rating di sostenibilità all’edificio al termine della sua costruzione.
I protocolli più diffusi oggi in Italia sono il protocollo Itaca, LEED, BREEAM.