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Riuso e riciclo rifiuti tessili pre e post consumo
| Organizzazione |
Corertex - Consorzio Riuso e Riciclo Tessile |
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| Localizzazione della buona pratica |
Prato (Prato) |
| Lingua originale della buona pratica |
Italiano
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| Area | |
| Settore | |
| Target Groups |
I beneficiari sono tutti coloro che necessitano lo smaltimento di rifiuti tessili pre e post consumo, quindi aziende private, enti pubblici, comuni e regioni.
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| Tipo di finanziamento |
Privato
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| Livello di Applicazione |
Unione Europea
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| Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
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| TRL |
TRL 9 - Sistema reale provato in ambiente operativo (produzione competitiva, commercializzazione)
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Motivazione
Il distretto tessile pratese si occupa di riuso e riciclo tessile ( oggi chiamato economia circolare tessile ) fin dal 1850, recuperando scarti di lavorazione tessile e indumenti usati proveniente principalmente da USA e Europa. Il CORERTEX, consorzio riuso e riciclo tessile, è composto da tutte aziende che si occupano della lavorazione di questi rifiuti tessili, una filiera completa che lavora annualmente oltre 100 mila tonnellate di cicli pre e post consumo, un modello che risulta prodromico a qualsiasi teoria.
Descrizione
Le aziende del Corertex si occupano di sfruttare le miniere urbane recuperando i cicli di pre e post consumo tessile; siamo in grado di riutilizzare fino al 96% dei materiali lavorati con soltanto il 3/4 % del materiale da destinare alla discarica o termovalorizzazione. Nel distretto tessile pratese, sede del Consorzio Corertex, vengono lavorati circa 50 mila tonnellate annue di indumenti usati; di questi, il 65% viene controllato, selezionato e imballato per dargli una seconda vita senza il bisogno di nessuna trasformazione impattante a livello ambientale e nessun consumo di materia prima. Il rimanente 35% del materiale viene selezionato per tipologia di tessuto ed è pronto per essere avviato al riciclo. Questo ulteriore processo permette agli indumenti usati di tornare a essere fibra senza nemmeno il processo di tintura e usando acqua riciclata. Anche gli scarti tessili da lavorazione industriale, vengono riciclati per poi essere destinati in vari settori.
Risultati
I benefici sono ovvi poichè, senza questa attenta lavorazione, la totalità finirebbe in discarica o termovalorizzata. Questo ultimo passaggio ( il recupero energetico ) risulta efficace ma piuttosto discusso e in questo modo si spreca preziosa materia prima seconda e, essendo il nostro Paese quasi totalmente privo di materie prime ( acquistiamo da terzi circa il 97% del nostro fabbisogno nazionale ), non appare una buona soluzione ed in contrasto con le future normative UE. Noi tendiamo a valorizzare e sfruttare al massimo le nostre miniere urbane, dando una seconda vita ai capi dismessi con il riuso e altre vite con il riciclo, quello che per molti è un rifiuto per noi è una risorsa.
Condizioni per la replicabilità
La valorizzazione degli scarti tessili necessita di manodopera specializzata per il riuso e macchinari all'avanguardia per il riciclo senza dimenticare che lo scarto tessile in entrata deve avere determinate caratteristiche e regole di conferimento specifiche, quindi è possibile replicare la buona pratica ma necessita di molta attenzione per ottenere risultati soddisfacenti. I risultati ottenuti dal Corertex sono frutto di decenni di studi, specializzazioni e investimenti sia in tecnologia che in capitale umano.
Barriere, criticità, limiti
- Altro
- Definizioni di rifiuto
- Scarso utile sul capitale investito
- Volatilità del prezzo
Altre criticità
II processo risulta replicabile ma con molte difficoltà e incognite. Per quanto riguarda il riuso NON ESISTONO macchinari in grado di sopperire alla componente umana e quindi il lavoro di prima cernita dei cicli post consumo deve essere manuale e effettuato da operatore specializzato con anni di esperienza. Per quanto riguarda il riciclo è necessaria la componente umana specializzata e investimenti piuttosto consistenti su tecnologia e macchinari.