Buone Pratiche di Economia Circolare

In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.

Il database ICESP delle buone pratiche (BP) si alimenta e aggiorna grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti ICESP che condividono la propria esperienza, compilando le schede di buone pratiche di economia circolare.

Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:

 Scarica la linea guida delle Buone Pratiche

È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).

Cerca una Buona Pratica

Stai visualizzando 1 - 15 di 239 Buone Pratiche disponibili
Organizzazione o Società: https://www.ecocamere.it/elenco/best-practicesTipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: RiciclaggioLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale, Regionale
I noccioli delle olive utilizzate nella produzione dell'olio vengono riutilizzati come combustibile per i termocamini, mentre lo scarto della lavorazione (la c.d. sansa) viene impiegata come fertilizzante inviata ai sansifici per produrre l'olio di sansa e del fertilizzante. In futuro si prevede di lavorare in due fasi e poter inviare alla Fattoria delle Piane di Rosarno gli scarti della lavorazione e produrre energia elettrica.
Organizzazione o Società: https://www.dolciariamonardo.com/Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Cibo e bevandeLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale, Regionale
Utilizzo delle trebbie di birra nella produzione di prodotti dolciari.
Organizzazione o Società: https://fattoriadellapiana.it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Innovazione e investimentiSettore: AgricolturaLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale, Regionale
L'ecosistema Fattoria della Piana è un sistema circolare che parte dalla terra con la coltivazione dei foraggi destinati all'allevamento che produce il latte destinato alla lavorazione dei formaggi e i cui scarti vengono smaltiti all'interno della centrale agroenergetica che li trasforma in energia e concime per i foraggi, così da ritornare alla terra le sostanze nutritive impiegate nelle coltivazioni. Altra fonte di energia pulita sono i pannelli fotovoltaici presenti sui tetti delle stalle. Fattoria della Piana ha inoltre implementato un impianto di fitodepurazione per la purificazione delle acque reflue provenienti dal caseificio.
Organizzazione o Società: https://www.felicidamatti.it/Tipologia di OrganizzazioneSocietà cooperativaPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: RiciclaggioLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale, Regionale
Il progetto Non Buttarlo Nel Lavandino O…Siamo fritti è un progetto di sensibilizzazione ambientale e di economia circolare. Sensibilizzazione e tutela ambientale perché recuperiamo dall'ambiente un rifiuto altamente pericoloso per il nostro ambiente. Un litro di olio vegetale esausto sversato nei lavandini /scarichi domestici o nel terreno ha il potere di inquinare i nostri mari e se penetra nelle falde acquifere anche l'acqua potabile che arriva nelle nostre case.Abbiamo quindi attraverso questo progetto,completamente o quasi autofinanziato sensibilizzare su questi danni andando nelle piazze, ideando due edizioni di concorsi a premio nelle scuole e attraverso i social e successivamente dire che attraverso uno scarto è possibile ottenere nuovi prodotti( nel nostro caso il sapone di casa da bucato solido ed in una linea di detergenza ecologica). La linea Bergolio Eco³. Per mantenere un'identità territoriale li abbiamo aromatizzati con olio essenziale di bergamotto e limone.
Organizzazione o Società: https://www.caiservicegroup.it/Tipologia di OrganizzazioneSocietà privataPaese: ItaliaArea: Innovazione e investimentiSettore: Tecnologia digitaleLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale
Essenzialmente si sta procedendo ad informatizzare e digitalizzare tutti i processi di comunicazione sia interni che esterni in modo da non dover più stampare nulla rilasciando così tutti i documenti in formato pdf scaricabili dal sito. Ciò consente ai dipendenti di non doversi recare presso gli uffici dell’azienda neanche per fare determinate richieste riducendo così la produzione di CO2 ed il conseguente inquinamento atmosferico.
Logo Cittadinanzattiva
Organizzazione o Società: https://cittadinanzattiva.it/Tipologia di OrganizzazioneONLUSPaese: ItaliaArea: ConsumoSettore: Agricoltura, Altro, Cibo e bevande, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Regionale
L'obiettivo specifico della buona pratica è quello di aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere circolari, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi. Sono stati organizzati 2 incontri di formazione per i referenti associativi di Cittadinanzattiva a livello nazionale su: il sistema agro-alimentare sostenibile e circolare; la dieta alimentare corretta e la lotta agli sprechi; la comunicazione al consumatore. E' seguito un processo di coinvolgimento della comunità mediante la somministrazione di una consultazione civica e l'organizzazione di un world cafè per un confronto qualitativo sui temi a partire dalle evidenze emerse dalla consultazione. Il progetto terminato a dicembre del 2023, ha coinvolto ad oggi solo la regione Puglia, trattandosi di un pilota. Attualmente l'Associazione sta promuovendo le attività su altre 3 regioni italiane sviluppando e implementando nel territorio attività.
Organizzazione o Società: https://www.lc3trasporti.com/it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaArea: Materie prime secondarieSettore: TrasportoLivello di applicazione: Nazionale, Aree produttive
LC3 utilizza bio Metano per il trasporto sostenibile dal 2020. La produzione di Bio Metano permette di recuperare risorse reintegrando nel processo di produzione materiali biologici che altrimenti andrebbero persi o a rifiuto. La produzione e l’uso di Bio Metano è un processo vincente in ogni sua fase, per tutti. Gli agricoltori e le aziende agroalimentari vedono trasformare i rifiuti e gli scarti in una risorsa, aumentando la redditività. Il processo di trasformazione crea occupazione. L’utilizzo di questo carburante abbassa la soglia di inquinamento rispetto ai carburanti fossili tradizionali, migliorando l’ambiente e aiutando a preservarlo per le future generazioni. Essendo il Bio Metano prodotto da fonti rinnovabili, le risorse per ricavarlo si rigenerano nel tempo, e quindi può essere sempre prodotto seguendo lo schema dell’economia circolare, senza i limiti derivanti dall’estrazione. Il risultato è un prodotto 100% sostenibile nato da fonti rinnovabili.
Organizzazione o Società: https://www.seccobio.it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaArea: ProduzioneSettore: Cibo e bevandeLivello di applicazione: Nazionale, Aree produttive
Disidratazione di verdure prodotte in esubero dai piccoli produttori locali nei picchi di produzione o a fine produzione come metodo di conservazione.
Organizzazione o Società: http://www.isassidiassisi.itTipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Arredamento per la casaLivello di applicazione: Aree produttive, Filiera
Il processo produttivo circolare inizia dal progetto dell'elemento da realizzare che ha alla base una idea sostenibile. Il modello dell’oggetto viene elaborato con sistemi cad 3d e scomposto con apposite funzioni del programma di disegno in vari strati. Le sezioni così prodotte vengono utilizzate per selezionare i marmi di scarto. Gli elementi di scarto, di vari colori e spessori, vengono lavorati con adeguata rifilatura e calibratura e, mediante un particolare sistema di incollaggio, viene ricostruito un blocco grezzo. Infine con l'ausilio di macchine a controllo numerico siamo nuovamente in grado di scavare il materiale e realizzare il progetto iniziale.
L'innovativa procedura, nell'ottica di riduzione dell'impatto ambientale, non va ad incrementare l'estrazione di nuovo materiale dalle cave e consente di ottenere un prodotto realizzato con materiale di scarto con caratteristiche pressoché equivalenti al materiale vergine.
logo
Organizzazione o Società: https://atelier-riforma.it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: Servizi B2B, Sviluppo sostenibile, Tecnologia digitale, Tessile abbigliamento e pelleLivello di applicazione: Unione Europea, Nazionale, Filiera
Per indirizzare i rifiuti tessili verso destinazioni circolari è essenziale un attento smistamento. Re4Circular è una tecnologia di Intelligenza Artificiale che, a partire dalla semplice fotografia di un capo e della sua etichetta, può estrarre tutti i dati necessari per il suo recupero. Questa tecnologia può essere fornita a tutte le realtà che si occupano della raccolta degli indumenti usati, in modo che possano utilizzarla per catalogare e "digitalizzare" ciò che raccolgono. Le immagini e i dati di tutti i capi catalogati confluiscono direttamente su un marketplace digitale B2B, attraverso il quale essi possono vendere all'ingrosso i loro capi alle aziende circolari che cercano capi usati per la loro attività.
In questo modo, facciamo incontrare domanda e offerta di indumenti post-consumo, riducendo la quantità di rifiuti tessili che finisce nelle discariche e favorendo invece il loro utilizzo come risorsa circolare.
BIova Project è una start up innovativa che si occupa di ridurre gli sprechi alimentari tramite la creazione di prodotti che seguono i principi dell'economia circolare e dell'upcycling.
Organizzazione o Società: https://www.biovaproject.comTipologia di OrganizzazioneSocietà privataPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Altro, Cibo e bevandeLivello di applicazione: Nazionale
Ogni giorno solo nel nostro Paese vengono buttate oltre 1.300 tonnellate di pane – soprattutto nella grande distribuzione - per un valore stimato di 120.000 euro.
Per far fronte a questi problemi, nel novembre 2019 nasce Biova srl che ha scelto di concentrarsi sul recupero e trasformazione delle eccedenze di pane in birra.
Ad oggi, Biova ha lanciato sul mercato tre tipologie di birra, realizzate da birrifici artigianali a filiera corta utilizzando il pane recuperato. Le ricette sono state sviluppate da mastri birrai e sono di proprietà esclusiva di Biova.
La FAO in uno studio del 2011 invitava a superare gli sprechi alimentari proprio attraverso nuovi sistemi di produzione e distribuzione basati sulla cooperazione tra produttori e sulle filiere corte per evitare sovraproduzione ed efficientamento.
Grazie a Biova, 150 kg di pane invenduto può essere trasformato in 2.500 litri di birra artigianale, con un risparmio di circa il 30% di malto rispetto alle ricette tradizionali.
Logo azienda Righetto
Organizzazione o Società: La Righetto affonda le sue radici nella profonda conoscenza del legno acquisita…Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Tessile abbigliamento e pelleLivello di applicazione: Nazionale, Regionale
APEROSA PELLE CP1

Trattamento a base di cera d'api eco-bio-sostenibile per la rifinizione delle pelli, sviluppato assieme ad alcune tra le più importanti conceria della zona di Arzignano (VI), una finitura protettiva a base di cera d'api ed acqua, sostenibile dal punto di vista ambientale, utilizzabile nella rifinitura delle pelli come parte integrante di un processo di filiera green.
Aperosa CP1 risponde alle principali caratteristiche richieste, cioè è naturale, antibatterico, non richiede particolari cambiamenti nel processo di produzione, è idoneo al contatto, riduce gli impatti negativi su territorio e ambiente.
E' innovativo perché utilizzabile in alternativa ai prodotti sintetici.
Trasferibile perché utilizzabile e replicabile nei processi di produzione già in atto o meglio in filiere di produzione green.
Nessuna ricaduta sull'ambiente, nessun tipo di inquinamento, nessun rifiuto.
Dagli scarti agroalimentari, attraverso tecniche di estrazione sostenibili (es. estrazione con fluidi supercritici), si ottengono composti bioattivi da utilizzare in campo alimentare, nutraceutico e cosmetico. Gli scarti agroalimentari sono inoltre utilizzati per la formulazione di diete destinate ad insetti, poiché rappresentano substrati ottimali e a basso costo per migliorarne la crescita e la composizione nutrizionale rendendo sostenibile il loro allevamento. Dalla bioconversione da parte degli insetti, si ottengono da un lato farine ad alto contenuto proteico e dall’altro residui dell'allevamento (frass, esuvie, ecc.) utili per la produzione di fertilizzanti naturali/ biostimolanti e di biopolimeri di interesse industriale (chitina e chitosano).
Il contenitore è stato progettato in maniera tale da interagire direttamente con l’utente, consentendo a questi ultimi il conferimento delle mascherine in maniera corretta, semplice e tracciabile. SMAK si presenta come un cilindro di 55 cm di diametro e 135 cm di altezza. La struttura si divide in tre sezioni cilindriche, che permettono rispettivamente il conferimento (tale sezione è collegata all’elettronica e ai dispositivi necessari per il funzionamento del bin), la sanificazione, lo stoccaggio del materiale trattato. Parallelamente al progetto è stato condotto uno studio sperimentale sul recupero delle mascherine attraverso un processo di riciclo meccanico e chimico finalizzato al recupero di materia, secondo un approccio complementare di riciclo.
Logo ENEA
Organizzazione o Società: http://enea.itTipologia di OrganizzazioneServizio pubblicoPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Tutti i settoriLivello di applicazione: Nazionale
Si tratta di uno strumento di diagnosi aziendale delle risorse con interfaccia web che, per il tramite del Gestore della Piattaforma, ha l’obiettivo di orientare l’azienda verso il risparmio e l’ottimizzazione delle risorse secondo un approccio di economia circolare.

Lo strumento permette di effettuare un’analisi integrata del sistema di gestione delle risorse aziendali (materiali, acqua, servizi, capacità) al fine di ottenere un efficientamento interno (ottimizzazione e valorizzazione a livello aziendale) ed esterno (valutazione di approcci cooperativi e di scambio, implementazione di percorsi di simbiosi industriale sul territorio).

La conoscenza e la mappatura delle risorse aziendali consente di identificare soluzioni di efficientamento interno e, sfruttando le stesse funzioni di matching presenti sulla Piattaforma, permette di individuare le possibili sinergie in input ed in output con interlocutori esterni.