A partire dal 2025 ICESP si è dotata di una nuova struttura; il sito web è in fase di riorganizzazione. L'inserimento delle buone pratiche è temporaneamente disabilitato.
In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.
Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:
È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).
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Ecobnb promuove un modo diverso di viaggiare, più rispettoso dell'ambiente dei luoghi e delle comunità locali. Attraverso la piattaforma online (https://ecobnb.com) promuove destinazioni che stanno investendo nella sostenibilità e strutture ricettive che hanno adottato buone pratiche di economia circolare. Bed & breakfast ecologici, hotel green, agriturismi biologici, glamping, rifugi, case vacanza eco-friendly, ecc. selezionati sulla base di 10 parametri di sostenibilità ambientali riconosciuti dalle principali certificazioni energetiche per il turismo. Le strutture ricettive mappate su ecobnb possiedono almeno 5 delle 10 caratteristiche di sostenibilità (energia al 100% da fonti rinnovabili, differnziazione dei rifiuti oltre l'80%, raggiungibilità con mezzi pubblici, riuso delle acque piovane, lampadine a basso consumo, pannelli solari per l'acqua calda, saponi e detergenti ecologici, riduttori di flusso dell'acqua, bioarchitettura).
Scope, spazzoloni, spazzole bucato, mollette bucato, spazzole piatti e set auto vengono realizzati con materiali certificati esclusivamente provenienti dal post consumo. Le parti in plastica sono prodotte con polietilene separato dai brick in cartone (come il Tetra Pak), i filati provengono dal riciclo delle bottiglie in PET mentre carta e cartone sono esclusivamente in pasta riciclata.
Fattoria della Piana – società agricola è una cooperativa di conferimento prodotti agricoli ed allevamento che opera principalmente nel settore lattiero-caseario tramite la raccolta, trasformazione e commercializzazione del latte proveniente dagli allevamenti dei soci. Nel 2008 ha realizzato una centrale di produzione biogas, un impianto tecnologico che consente alla Fattoria di essere totalmente ecosostenibile.
E’ progettando il riciclo che Alisea ha trovato un'originale collocazione sul mercato, divenendo l’unico operatore che fa del Riuso e del Riciclo una forma di identità d’impresa dal 1994. Dal 2013 Alisea inizia ad investire in ricerca e sviluppo, spinta dalla volontà di innovare materiali e processi produttivi e contribuire allo sviluppo dell’economia circolare. Nasce così Perpetua, non una semplice matita ma un manifesto di innovazione, cambiamento e futuro. Chiunque la utilizzi, ricicla scrivendo polvere di grafite - scarto delle lavorazioni industriali - che altrimenti sarebbe finita in discarica. Oggi Perpetua è al Moma di New York, al museo Guggenheim di Bilbao e nelle Starbucks Reserve Roastery in Europa e USA ed è stata scelta come dono dalla Presidenza italiana per il G7 di Taormina. Nel 2019, a conferma dell’impegno quotidiano nei confronti dell’ambiente e della comunità, Alisea diventa Società Benefit. Nel 2020 Alisea ottiene la certificazione B-corp.
Esosport nasce nel 2009 da un’idea di Nicolas Meletiou, MD di ESO e runner appassionato, in collaborazione con Fulvio Massini, preparatore atletico e Marco Marchei, ex maratoneta, sul corretto smaltimento delle scarpe sportive esauste. Nel riflettere sulla loro fine, oggetti ormai consumati e stipati negli armadi di appassionati di sport, grazie all’esperienza ESO nel settore del recupero, smaltimento e valorizzazione di rifiuti da ufficio, si ipotizza per la prima volta la possibilità di riciclare le scarpe. Nasce così ESO RECYCLING A CIRCULAR ECONOMY COMPANY, con lo scopo di progettare il primo impianto pilota in Italia per il riciclo delle scarpe sportive esauste in una prima fase, e successivamente, di altri rifiuti sportivi quali: camere d'aria e copertoni delle biciclette e palline da tennis. Questi materiali vengono oggi raccolti tramite i servizi esosport run (scarpe da ginnastica), esosport bike (camere d'aria e copertoni di biciclette) ed esport balls (palline da tennis).
L’intento centrale del progetto connesso all’azienda è quello di produrre e commercializzare humus di lombrico (anche detto vermi-compost) attraverso la tecnica della lombricoltura e la creazione di impianti di vermi-compostaggio per aziende agricole e privati. Il principio base su cui si fonda l’attività, in un’ottica di sviluppo sostenibile locale, è quello di poter creare un virtuoso ciclo di rifiuti su piccola scala immettendo sul mercato locale un prodotto di qualità completamente naturale da destinarsi all’agricoltura e al giardinaggio.