A partire dal 2025 ICESP si è dotata di una nuova struttura; il sito web è in fase di riorganizzazione. L'inserimento delle buone pratiche è temporaneamente disabilitato.
In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.
Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:
È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).
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ASF è una metodologia sviluppata per la valutazione della sostenibilità dell'uso di additivi lungo l'intero ciclo di vita degli articoli in PVC. È una metodologia replicabile, basata sul rischio, che integra diversi tipi di conoscenze quantitative e qualitative, incluse le dimensioni ambientali e di gestione dei processi durante il ciclo di vita. ASF si sviluppa attraverso un insieme di domande sull’impatto attuale e futuro delle singole sostanze e consente di comprendere e comunicare le prestazioni di sostenibilità degli additivi, aumentando la consapevolezza e fornendo un concreto supporto per le decisioni.
Taranto circolare nasce dall’intuizione che un portale per l’economia circolare non sia ancora stato implementato in Italia e che la sua creazione possa stimolare percorsi circolari e innovativi con diversi attori sul territorio ma con risonanza internazionale.
• Misurare i flussi materici ed energetici della città e i modelli di business degli attori economici di Taranto.
• Promuovere grazie a una piattaforma la collaborazione tra organizzazioni e attività a livello locale e internazionale.
• Sviluppare nuove progettualità per aumentare il livello di circolarità del territorio.
La piattaforma “Taranto Circolare” è pensata come una vetrina di progetti, associazioni, enti, aziende virtuose che lavorano su Taranto e nella sua Città Vecchia e che si occupano di economia circolare, sostenibilità ambientale e sociale. Si tratta di un collettore pubblico che permetterà l’ottenimento di nuovi contatti anche per la creazione di nuove progettualità.
Il progetto è nato per rispondere alla call di Fondazione Cariplo Plastic Challenge 2019, mirata a ridurre il monouso senza ricorrere a materiali usa&getta sostitutivi. Oltre ad azioni di sensibilizzazione ambientale sulla qualità dell'acqua del Sindaco, No-pla ha visto come azione più sfidante la proposta di sperimentare contenitori riutilizzabili in plastica al banco del fresco di 13 negozi milanesi di Naturasì. Dopo un lungo iter per ottenere l'approvazione delle linee guida da parte di ATS Milano, il 1 aprile 2023 è partita la sperimentazione. Grazie al coinvolgimento dei gastronomi dei 13 negozi, in collaborazione con una persona dedicata individuata da Giacimenti Urbani, sono stati coinvolti 471 clienti. Ai clienti interessati alla sperimentazione, a fronte della firma di un patto di collaborazione nel quale assicuravano il proprio impegno ai fini del rispetto delle linee di condotta indicate - es. modalità pulizia contenitore -, sono stati donati 4 contenitori diversa dimensione
Il siero, principale sottoprodotto della lavorazione casearia, al posto di essere smaltito, con costi economici e ambientali, viene concentrato in un apposito impianto, liberando acqua da destinare ai lavaggi industriali e generando materia prima per l'industria dei fertilizzanti e per l'industria degli integratori alimentari; la parte residua non ancora sfruttata alimenta un digestore anaerobico per la produzione di biogas. Il biogas prodotto alimenta un cogeneratore che produce energia elettrica e termica.
I prodotti NOVASOFT sono pavimenti in gomma riciclata. Le mattonelle sono realizzate utilizzando il granulo di gomma da PFU - Pneumatico Fuori Uso. Utilizziamo cioè il granulo ottenuto dal riciclo e recupero degli pneumatici dopo la loro pezzatura,la separazione dalla tela e dal metallo, la granulazione. Il materiale ottenuto da questo processo diventa una Materia Prima Seconda che noi utilizziamo come parte principale per la realizzazione di piastrelle antitrauma.
MolHelix è una azienda agricola innovativa dedita all’elicicoltura a ciclo naturale completo per gastronomia e cosmesi. Commercializziamo chiocciole della specie Helix Aspersa maxima già spurgate e pronte per la cucina, dove grazie all’alimentazione esclusivamente vegetale delle chiocciole, riusciamo a portare il massimo della qualità, del gusto e delle proprietà nutritive di questo fantastico prodotto. Produciamo una linea cosmetica a marchio Molhelix con bava delle nostre chiocciole ottenuta tramite processi completamente cruelty free che rispettano il benessere animale e garantiscono la purezza e qualità assoluta dei prodotti . Applichiamo i principi della Blue Economy al fine di veicolare un messaggio culturale e sociale, alimentando le nostre chiocciole con prodotti vegetali provenienti dai banchi ortofrutticoli della GDO non più appetibili. Alimenti che quindi andrebbero sprecati e che invece utilizziamo per creare nuove proteine e, quindi, valore.
I noccioli delle olive utilizzate nella produzione dell'olio vengono riutilizzati come combustibile per i termocamini, mentre lo scarto della lavorazione (la c.d. sansa) viene impiegata come fertilizzante inviata ai sansifici per produrre l'olio di sansa e del fertilizzante. In futuro si prevede di lavorare in due fasi e poter inviare alla Fattoria delle Piane di Rosarno gli scarti della lavorazione e produrre energia elettrica.
L'ecosistema Fattoria della Piana è un sistema circolare che parte dalla terra con la coltivazione dei foraggi destinati all'allevamento che produce il latte destinato alla lavorazione dei formaggi e i cui scarti vengono smaltiti all'interno della centrale agroenergetica che li trasforma in energia e concime per i foraggi, così da ritornare alla terra le sostanze nutritive impiegate nelle coltivazioni. Altra fonte di energia pulita sono i pannelli fotovoltaici presenti sui tetti delle stalle. Fattoria della Piana ha inoltre implementato un impianto di fitodepurazione per la purificazione delle acque reflue provenienti dal caseificio.
Il progetto Non Buttarlo Nel Lavandino O…Siamo fritti è un progetto di sensibilizzazione ambientale e di economia circolare. Sensibilizzazione e tutela ambientale perché recuperiamo dall'ambiente un rifiuto altamente pericoloso per il nostro ambiente. Un litro di olio vegetale esausto sversato nei lavandini /scarichi domestici o nel terreno ha il potere di inquinare i nostri mari e se penetra nelle falde acquifere anche l'acqua potabile che arriva nelle nostre case.Abbiamo quindi attraverso questo progetto,completamente o quasi autofinanziato sensibilizzare su questi danni andando nelle piazze, ideando due edizioni di concorsi a premio nelle scuole e attraverso i social e successivamente dire che attraverso uno scarto è possibile ottenere nuovi prodotti( nel nostro caso il sapone di casa da bucato solido ed in una linea di detergenza ecologica). La linea Bergolio Eco³. Per mantenere un'identità territoriale li abbiamo aromatizzati con olio essenziale di bergamotto e limone.
Essenzialmente si sta procedendo ad informatizzare e digitalizzare tutti i processi di comunicazione sia interni che esterni in modo da non dover più stampare nulla rilasciando così tutti i documenti in formato pdf scaricabili dal sito. Ciò consente ai dipendenti di non doversi recare presso gli uffici dell’azienda neanche per fare determinate richieste riducendo così la produzione di CO2 ed il conseguente inquinamento atmosferico.
L'obiettivo specifico della buona pratica è quello di aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere circolari, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi. Sono stati organizzati 2 incontri di formazione per i referenti associativi di Cittadinanzattiva a livello nazionale su: il sistema agro-alimentare sostenibile e circolare; la dieta alimentare corretta e la lotta agli sprechi; la comunicazione al consumatore. E' seguito un processo di coinvolgimento della comunità mediante la somministrazione di una consultazione civica e l'organizzazione di un world cafè per un confronto qualitativo sui temi a partire dalle evidenze emerse dalla consultazione. Il progetto terminato a dicembre del 2023, ha coinvolto ad oggi solo la regione Puglia, trattandosi di un pilota. Attualmente l'Associazione sta promuovendo le attività su altre 3 regioni italiane sviluppando e implementando nel territorio attività.
Il progetto consiste nel rendere la pelle ambientalmente sostenibile.
Sara Santori, amministratrice di Conceria Nuvolari Società Benefit Srl ha deciso di iniziare un percorso che ha portato a risultati importanti, quali processi di lavorazione più eco-friendly e interventi migliorativi degli impianti di produzione.
I benefici sono:
riduzione dei consumi di acqua
le acque impiegate nel processo di produzione contengono una quantità molto inferiore di metalli pesanti tossici e allergenici
viene lavorata una maggiore superficie di pelle, che si traduce in minori scarti e minori costi di smaltimento, oltre che minor inquinamento
gli scarti di pelle sono biodegradabili
elevata qualità della pelle che è più resistente a tagli e rotture
la pelle assorbe meglio i colori riducendone l’impiego
Nature-L® è una pelle che ha tutte le caratteristiche fisiche e di durabilità della pelle conciata con metodi tradizionali,con in più la peculiarità di essere biodegradabile,metal free e non tossica.
Per ottenere il riciclo fibre-to-fibre i team di R&D delle tre aziende hanno effettuato diverse sperimentazioni per ottenere un prodotto tessile da recupero che avesse anche caratteristiche tecniche elevate. Un primo risultato è stato ottenuto utilizzando una tecnica di recupero mista, “dosando” percentuali variabili di granuli provenienti dal recupero di bottiglie (pratica più che consolidata in RadiciGroup) insieme a granuli in poliestere provenienti dal recupero di tessuti. Quest’esperienza ha poi consentito di mettere a punto man mano i vari processi e arrivare a ottenere un filato proveniente al 100% dal recupero di scarti tessili.
Le aziende del Corertex si occupano di sfruttare le miniere urbane recuperando i cicli di pre e post consumo tessile; siamo in grado di riutilizzare fino al 96% dei materiali lavorati con soltanto il 3/4 % del materiale da destinare alla discarica o termovalorizzazione. Nel distretto tessile pratese, sede del Consorzio Corertex, vengono lavorati circa 50 mila tonnellate annue di indumenti usati; di questi, il 65% viene controllato, selezionato e imballato per dargli una seconda vita senza il bisogno di nessuna trasformazione impattante a livello ambientale e nessun consumo di materia prima. Il rimanente 35% del materiale viene selezionato per tipologia di tessuto ed è pronto per essere avviato al riciclo. Questo ulteriore processo permette agli indumenti usati di tornare a essere fibra senza nemmeno il processo di tintura e usando acqua riciclata. Anche gli scarti tessili da lavorazione industriale, vengono riciclati per poi essere destinati in vari settori.