Buone Pratiche di Economia Circolare
In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.
Il database ICESP delle buone pratiche (BP) si alimenta e aggiorna grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti ICESP che condividono la propria esperienza, compilando le schede di buone pratiche di economia circolare.
Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:
Scarica la linea guida delle Buone Pratiche
È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).
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Il Circular Fashion Manifesto è il documento che presenta il commitment delle aziende del Monitor for Circular Fashion sulla trasparenza e tracciabilità di filiera (The Sustainability Pledge UNECE www.thesustainabilitypledge.org) come fattore fondamentale per la sostenibilità e la circolarità.

La metodologia di misurazione si basa su un approccio Input-Output con l’obbiettivo di valutare l’uso efficiente delle risorse, considerando le caratteristiche ambientali dei materiali impiegati, le caratteristiche di progettazione del prodotto o progetto analizzato e i differenti scenari di fine vita (riuso, riciclo, recupero energetico, altro), restituendo risultati quantitativi.
Al termine della misurazione è infatti possibile ottenere un punteggio di circolarità materica ed un indicatore di performance ambientale, le cui variabili sono definite in funzione alla strategia di sostenibilità intrapresa dall’azienda.
L'applicazione di questo strumento permette alle aziende di ottenere un riscontro immediato in merito alla circolarità dei prodotti e di confrontare soluzioni materiche differenti.

Formazione sui temi dell'economia circolare a 200 aderenti dell'Associazione, impegnati nella diffusione nei territori;
Organizzati 10 webinar multistakeholder aperti ai cittadini per approfondire e fare “cultura” sui dell'EC;
Per un target più giovane, sfide online della generazione spreK.O., con alcune dedicate integralmente all'incentivazione della corretta differenziata (in particolare di oli e RAEE) e al riuso (promuovendo il mercatino del riuso);
Prodotti contenuti extra veicolati tramite una articolata campagna social e video interviste;
È organizzata nel territorio una Rifiu-Thlon, marchio registrato AICS, gare di raccolta rifiuti a premi, da realizzarsi in combinazione con eventi sportivi per incrementare l’impatto della sensibilizzazione.
Materiali e maggiori dettagli al sito www.generazionespreko.it



Per creare il tessuto per i gilet è stato utilizzato Repetable®, un innovativo filato in poliestere ottenuto mediante un processo di riciclo post-consumer delle bottiglie di plastica e prodotto da RadiciGroup.





1. Obiettivi:
Analisi, pianificazione e messa in opera delle migliori strategie, tecnologie e strumenti per una significativa riduzione dell’impatto ambientale, sociale ed economico del complesso
2. Attività:
- analisi dei flussi in ingresso e in uscita di materie, acqua, energia, finanzia e informazione
- predisposizione e messa in opera di un piano di sostenibilità
- Redazione di un disciplinare di sostenibilità e resilienza per la replicabilità del progetto in situazioni analoghe
- Sensibilizzazione di tutti i pellegrini che visitano il complesso alle buone pratiche di sostenibilità


Partendo dalla paglia di riso, abbiamo industrializzato un processo di fabbricazione di telai legno e paglia precompressa, al fine di realizzare edifici in paglia prefabbricati con elevatissime prestazioni energetiche. I sottoprodotti della lavorazione del riso vengono invece utilizzati per la realizzazione di una linea di massetti, intonaci, finiture a base di calce e argilla e pannelli ad elevata compressione. L’intento è quello di proporre una linea di soluzioni ecologiche per la realizzazione di “Case di Riso” ad elevatissimo comfort e salubrità, secondo un approccio alla bioarchitettura che valorizza gli scarti dell’agricoltura minimizzando la produzione di rifiuti e l’impatto ambientale.

