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Buone Pratiche di Economia Circolare

In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.

Il database ICESP delle buone pratiche (BP) si alimenta e aggiorna grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti ICESP che condividono la propria esperienza, compilando le schede di buone pratiche di economia circolare.

Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:

 Scarica la linea guida delle Buone Pratiche

È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).

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Stai visualizzando 31 - 45 di 246 Buone Pratiche disponibili
Logo Società Cooperativa - Impresa Sociale Reware
Organizzazione o Società: Società Cooperativa - Impresa Sociale Reware Tipologia di OrganizzazioneSocietà cooperativaArea: ConsumoSettore: Elettronica, Impresa sociale, Riparazione e riuso, Tutti i settoriLivello di applicazione: Globale
Ricondizioniamo computer professionali dismessi da grandi aziende.
Si tratta di PC che, a differenza di quelli cosi detti "commerciali" (per il mercato consumer), sono molto più prestanti, solidi, riparabili e upgradabili e avevano, in origine, un prezzo molto più alto dei computer consumer.
Si tratta inoltre di apparecchiature che le grandi aziende cambiano molto più velocemente di quanto non lo facciano privati e piccoli organizzazioni, pertanto hanno un valore di uso residuo, misurabile sia in valore economico che in anni residui di vita utile, ancora molto significativo.
Questi prodotti, quando ricondizionati (test completo, eventuale riparazione, aumento di Ram, sostituzione di disco e reinstallazione) vengono poi venduti a piccole e medie aziende, organizzazioni no profit, piccoli enti pubblici e privati.
Si tratta di un alternativa a prodotti di fascia economica per il mercato consumer oppure, in alcuni casi, a prodotti di fascia professionale altrimenti inaccessibili per molti.
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Riciclaggio, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Globale, Nazionale, Regionale, Aree produttive, Filiera, Cooperazione e sviluppo
L’ENEA ha sviluppato una tecnologia dedicata al recupero di materiali da schede elettroniche per via idrometallurgica che fa riferimento a due brevetti relativi ad un processo chimico e ad un macchinario che permette di ottimizzare le operazioni (Processo idrometallurgico per il recupero di materiali dalle schede elettroniche, attestato di brevetto per invenzione industriale n. 0001422872; PCT/IB2014/065131; Gruppo per la realizzazione di un recupero idrometallurgico dei materiali dalle schede elettroniche, attestato di brevetto per invenzione industriale N. 0001428567; PCT/IB2016/050763).
Un prototipo di questo macchinario è stato inserito all’interno dell’impianto pilota denominato ROMEO (Recovery Of MEtal by hydrOmetallurgy) per
verificare i parametri di processo nell’ottica del trasferimento della tecnologia all’industria.
Organizzazione o Società: http://cetma.itTipologia di OrganizzazioneIstituto di ricercaPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Costruzione (generale), Ecodesign, RiciclaggioLivello di applicazione: Internazionale
Sviluppo di una metodologia di riciclo degli scarti di produzione di manufatti in calcestruzzo prefabbricato, attraverso un processo di trasformazione degli scarti in aggregati riciclati, idonei per la produzione di nuovi elementi prefabbricati in calcestruzzo. Il processo è costituito dalle seguenti fasi operative: identificazione e selezione delle diverse tipologie di scarto, frantumazione preliminare, frantumazione primaria, vagliatura e pulizia, frantumazione secondaria, lavaggio, stoccaggio delle diverse frazioni granulometriche, immissione aggregati riciclati nel ciclo produttivo di nuovi manufatti, in sostituzione degli aggregati vergine. La metodologia proposta consente di arrivare a sostituzioni dell’aggregato riciclato, fino al 100%, senza inficiare sulle proprietà fisico-meccaniche del prodotto finale, tuttavia, i limiti normativi per la certificabilità dei prodotti in calcestruzzo prefabbricato, ne consentono un utilizzo massimo del 15%.
CETMA-Centro di ricerche europeo di tecnologie design e materiali
Organizzazione o Società: https://www.cetma.it/Tipologia di OrganizzazioneIstituto di ricercaPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Costruzione (generale), EcodesignLivello di applicazione: Internazionale
L’idea alla base della buona pratica è lo sviluppo su scala industriale di un processo di upcycling di schiume rigide in PU provenienti principalmente dai RAEE freddo-clima per produrre pannelli termoisolanti per il settore delle costruzioni. I pannelli saranno realizzati mediante tecnologia combinata airlay+thermobonding: le scaglie di PU da ririclo e gli altri componenti della formulazione sono intimamente miscelati attraverso l’azione di flussi di aria e successivamente depositati su un nastro permeabile all'aria in movimento. Il web deposto è infine consolidato, mediante riscaldamento in un forno, all’uscita del quale si ottiene una lastra dotata di stabilità dimensionale. Il vantaggio principale nell'utilizzo dell'airlay risiede nell'ottenimento di un perfetto controllo dell'uniformità della densità del pannello. Il processo è già stato sviluppato su scala industriale e necessita di essere ottimizzato con riferimento alla resistenza al fuoco, e per aumentarne la produttività.
Logo
Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: ConsumoSettore: AgricolturaLivello di applicazione: Unione Europea, Globale
La buona pratica prevede l’implementazione di un sistema di monitoraggio della qualità delle acque reflue trattate in impianti di depurazione civili in ottica del successivo riuso in ambito agricolo. Il sistema di monitoraggio oltre alla strumentazione di controllo real-time dei parametri qualitativi delle acque reflue depurate, è in grado di acquisire ed elaborare i dati prevedendo quindi la regolazione automatizzata di pratiche di fertirrigazione in modo sicuro ed in base le esigenze idriche e nutrizionali delle culture. L’utilizzo delle acque reflue depurate comporta anche un apporto di macronutrienti alle coltivazioni e, di conseguenza, garantisce la modulazione dei piani di fertilizzazione ed il minore consumo di fertilizzanti chimici di sintesi.
La pratica si pone in linea con i dettami del Reg. (EU) 2020/741 che stabilisce le prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua ai fini irrigui in agricoltura.
Logo RadiciGroup
Organizzazione o Società: RadiciGroupTipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Arredamento per la casa, Ecodesign, RiciclaggioLivello di applicazione: Filiera
BOCK produttore leader di mercato di componenti di alta qualità per sedie da ufficio, mobili lounge e industria automobilistica, ha collaborato con RadiciGroup, attraverso il suo marchio RENYCLE®,con l'obiettivo di realizzare una sedia di design con una ridotta impronta di CO2 coniugata ad una elevata resistenza e performance estetica.
Logo Sisifo Srl - ecologia integrale
Organizzazione o Società: Sisifo srl Società BenefitTipologia di OrganizzazioneSocietà privataPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: Tutti i settoriLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Globale, Nazionale, Regionale, Città
Sisifo Società Benefit su incarico del Comitato Organizzatore di The Economy of Francesco – Global Event ha realizzato un Piano di Custodia del Creato teso a ridurre in maniera significativa l’impatto ambientale dell’evento, durante il quale giovani imprenditori e changemakers si sono riuniti ad Assisi dal 22 al 24 settembre 2022 per sottoscrivere con Papa Francesco il patto per una nuova economia. Alla conclusione dell’evento Sisifo ha elaborato il calcolo della carbon footprint dell’evento e redatto il Report di impatto disponibile al link di progetto in Italiano e inglese.
ROELMI HPC
Organizzazione o Società: ROELMI HPCTipologia di OrganizzazioneSocietà privataArea: Materie prime secondarieSettore: Farmaceutico, Industrie bio-based, Servizi per la persona e per la casa, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Nazionale
Da un’attività di recupero e purificazione delle acque di vegetazione derivanti dalla produzione di olio di oliva, nasce SelectSIEVE® OptiChol by ROELMI HPC, ingrediente attivo nutraceutico che mira a mantenere il corretto quadro lipidico dell’apparato cardiovascolare.
Il processo coinvolge solo i sottoprodotti non edibili, derivanti dalla lavorazione di olive provenienti da una coltura autoctona pugliese (varietà Coratina), all’interno di una filiera biologica e tracciata.
Il processo utilizza moderni strumenti di produzione e sfrutta i principi della bioeconomia circolare, così da recuperare e trattare le acque con processi soft a basso impatto ambientale. La produzione di un kg di SelectSIEVE® OptiChol consente di valorizzare circa 155 kg di acqua, che, dopo l’estrazione delle molecole attive, può essere riutilizzata nei processi produttivi o inviata in fognatura come acqua pulita. La frazione solida restante, viene invece inviata a un biodigestore per la produzione di energia.
ROELMI HPC
Organizzazione o Società: ROELMI HPCTipologia di OrganizzazioneSocietà privataArea: Materie prime secondarieSettore: Industrie bio-based, Servizi per la persona e per la casa, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Nazionale
Sottoprodotti della lavorazione dell’olio d’oliva non destinato all’uso alimentare permettono l’utilizzo di una materia prima (olio vergine lampante e la sansa di oliva) che è stata scomposta e valorizzata conferendole una seconda vita per ricreare la perfetta compatibilità con la pelle. Il risultato è la creazione di sostanze standardizzate, specificamente ricostruite come simili all’olio d’oliva per scopi cosmetici, con l’eliminazione delle impurità classiche di derivazione naturale (linea Olifeel® - esteri ed emulsionanti).
By-products da produzione di succhi e concentrati per l’industria del beverage sono la base per l’estrazione di ingredienti cosmetici, come acque biologicamente attive e ricche delle caratteristiche fitochimiche del frutto nativo, come "oligoelementi" e molecole che possono ancora funzionare come preziosi principi attivi per la pelle, creando, così, un’offerta etica per la salvaguardia dell’ambiente, poiché l’utilizzo prevede un minor consumo di acqua potabile.
Logo Cooperativa Palm Work & Project
Organizzazione o Società: Palm Work & Project Tipologia di OrganizzazioneSocietà cooperativaPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Tutti i settoriLivello di applicazione: Nazionale, Regionale, Filiera, Cooperazione e sviluppo
Siamo una cooperativa sociale nata nel lontano 2003. La coop sociale Palm Work & Project ha come mission “creare armonia tra economia ed ecologia attraverso sistemi socioeconomici” mission che parte dal design sistemico e partecipato per reinterpretare, riutilizzare e valorizzare la materia prima legno, tracciata e legale. Seguendo i criteri di eco-progettazione, da oltre un decennio promuoviamo l’inserimento lavorativo di ragazzi diversamente abili ponendo sempre l’uomo e le sue potenzialità al centro del progetto di impresa.
La nostra materia prima è il legno, che proviene dagli scarti di un'azienda che da oltre 40 anni produce pallet. Oltre alla sede dove abbiamo gli uffici, abbiamo anche una falegnameria attrezzata con macchinari adeguati allo svolgimento di questa attività ove vi lavorano falegnami e designer.
Il design e l’upcycling, in armonia, propongono oggetti utili per ogni occasione e soluzioni d’arredo che valorizzano il legno in eccedenza da lavorazioni industriali.
Cormatex logo
Organizzazione o Società: Cormatex s.r.l.Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: Arredamento per la casaLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Globale, Nazionale, Regionale, Città, Filiera
Il processo include una preliminare igienizzazione del materasso usato, seguita da una separazione manuale delle differenti componenti: tessile, poliuretano, lattice, legno e acciaio.
Il legno, l’acciaio ed altre fibre tessili quali il cocco o la lana, vengono riciclate attraverso processi convenzionali o vendute per varie applicazioni.
I restanti scarti tessili, il poliuretano ed il lattice invece vengono trasferiti all’interno della linea Cormatex, per essere convertiti in nuove componenti di materassi. Gli scarti tessili vengono processati da una linea di sfilacciatura che riporta il tessuto in fibra, mentre la parte relativa al lattice ed alla schiuma di poliuretano viene processata con due granulatori. I materiali così lavorati, uniti ad una fibra bicomponente, vengono mischiati e successivamente processati dall'airlay Cormatex Lap Formair V per la formazione del pannello riciclato. Il forno a valle dell'airlay, attiva le fibre bicomponente che coesionano il materasso in uscita.
Logo
Organizzazione o Società: Stena Recycling srlTipologia di OrganizzazioneSocietà privataPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Gomma e materie plastiche, RiciclaggioLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale
L'impianto di trattamento plastica può trattare sia la plastica RAEE da i diversi raggruppamenti (frigo, lavatrici, tv ed elettronica) sia la plastica da Automotive. La separazione avviene in due diversi step:
Il primo step ad umido serve a rimuove le impurità e a separare le due principali famiglie (poliolefine e il mix di ABS/PS). Inoltre è nel primo step che si elimina anche la plastica contente i bromurati e le sostanze vietate dalla ROHS.
Il secondo step invece sfrutta l'elettrostaticità per separare PS e ABS.
Finita la separazione l'impianto può già ottenere End of Waste, oppure le scaglie possono essere estruse per ottenere i pellet di plastica riciclata.
Questa separazione è possibile grazie ad un controllo qualità effettuato in linea con un laboratorio interno, in grado anche di certificare il materiale in uscita.
logo aziendale
Organizzazione o Società: sito ufficiale Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: ElettronicaLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Globale, Nazionale, Regionale, Città, Quartieri, Rurale, Aree produttive, Filiera, Cooperazione e sviluppo
Il progetto WEEKO si compone di 4 fasi:
1. ritiro hardware;
2. scomposizione delle parti;
3. analisi dei materiali;
4. creazione nuovo prodotto.

L'interesse dell'azienda non sta nell'estrazione dei materiali preziosi e delle cosiddette "terre rare", bensì nel coinvolgere studenti universitari nei progetti di ricerca&sviluppo e a creare in futuro, come concretizzazione dell'ultima fase WEEKO, nuovi prodotti d'arredamento nati da materie di scarto, ai quali viene data nuova vita. Caro all'azienda è l'aspetto del coinvolgimento sociale, come da adesione agli obiettivi 1 e 4 dell'Agenda 2030, sull'abbattimento della povertà e sull'accesso ad una migliore istruzione per tutti. Da questa necessità sono stati inseriti assessorato regionale ed enti no-profit, principalmente cooperative sociali, all'interno del progetto, come parte integrante e attiva dello stesso.
Il logo di Nest
Organizzazione o Società: NEST s.r.l.Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Innovazione e investimentiSettore: Cibo e bevande, Ecodesign, Servizi B2B, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Unione Europea, Nazionale, Regionale, Città, Quartieri, Filiera
La tecnologia “Biovacuum” realizza un processo di essicazione energeticamente efficiente per distillazione delle frazioni volatili con azione combinata di agitazione e calore in ambiente sottovuoto di livello intermedio. Nella sua applicazione più rigorosa i risultati del trattamento sono:

- un sottoprodotto asciutto integro e stabile che mantiene alte le proprietà della biomassa processata, sia nei valori nutrizionali che nella potenziale resa energetica;

- un liquido di condensa integrale costituito in larghissima parte da acqua ed ulteriori frazioni organiche volatili dello scarto trattato.

Il processo non utilizza lubrificanti e/o acceleranti e non prevede l’inserimento di additivi di alcun tipo né acqua o altri materiali. L’intero carico viene trattato e frazionato nei due sottoprodotti senza dispersioni, con un rapporto finale massa/liquido variabile in base al tipo di biomassa processata.
logo associazione di promozione sociale e culturale
Organizzazione o Società: Piacecibosano ApsTipologia di OrganizzazioneONG o rete di ONGPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: Agricoltura, Imballaggio, Istruzione, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Nazionale, Filiera
RicibiAMO nasce con l’intento di creare un percorso condiviso tra addetti del settore ristorazione, studenti Istituti Superiori, e consumatori.È un modello di riduzione dello spreco nella ristorazione inserito nel PINPAS. Promuove lo sviluppo sostenibile delle comunità: la cultura della riduzione dello spreco; lo sviluppo di buone pratiche di consumo e ristorazione; la creazione di nuove competenze professionali; l’applicazione di sgravi fiscali; step:I FASE PILOTA:Costituzione di una rete di ristoratori territoriali sostenibili (oggi circa 60);Realizzazione di una campagna di comunicazione; Definizione di pratiche di produzione e consumi virtuose e sostenibili; Organizzazione di un corso di formazione per ristoratori, consumatori e giovani studenti; II FASE CAPACITY BUILDING: consorzio di ristoratori, scuole, associazione, consumatori per lo studio e la realizzazione di pratiche anti-spreco; proposta incentivo previsto da ATERSIR di riduzione della TARI per i ristoratori virtuosi