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ETV (Environmental Technology Verification) come strumento per la transizione circolare in Italia
Organizzazione | |
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Localizzazione della buona pratica |
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Lingua originale della buona pratica |
Inglese
Italiano
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Area | |
Settore | |
Partners | |
Target Groups |
produttori e venditori di tecnologia, compratori di tecnologia, organismi di regolamentazione, autorità, investitori e organismi di finanziamento
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Tipo di finanziamento |
Programma UE
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Livello di Applicazione |
Unione Europea
Internazionale
Nazionale
Aree produttive
Filiera
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Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
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TRL |
non applicabile
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Motivazione
L’Environmental Technology Verification, ETV in breve, è uno schema ambientale volontario con certificazione di parte terza, che fornisce a produttori e venditori di tecnologia, compratori di tecnologia, organismi di regolamentazione, autorità, investitori e organismi di finanziamento un approccio semplificato per confermare le prestazioni di tecnologie ambientali innovative in modo imparziale e credibile, affinché possano coglierne chiaramente i benefici.
Descrizione
La sfida per l’Italia e l’obiettivo di ENEA è quello di dimostrare il ruolo di ETV per facilitare la transizione del nostro Paese verso l’economia circolare e conseguire alcuni degli obiettivi definiti dalla Strategia Nazionale Italiana per l’Economia Circolare (SNEC).
Sebbene il numero di tecnologie italiane verificate con ETV dimostri che un interesse ad adottare questo strumento, diverse sono le cause che ne ostacolano la diffusione e l’adozione. In primo luogo, la mancata conoscenza di questo schema, in secondo luogo, la normativa e le policy non menzionano ETV e ciò impedisce l'integrazione di questo schema con i programmi di sviluppo e le politiche di innovazione. Perciò ENEA ha sviluppato un Policy Brief e una Roadmap per la diffusione di ETV in Italia, mettendo in evidenza il suo ruolo nella transizione circolare e in particolare in supporto alla SNEC, con riferimento ad alcuni suoi Obiettivi Specifici.
Risultati
ETV supporta la SNEC, con riferimento ai seguenti Obiettivi Specifici:
- G1: Prevedere strumenti e servizi per supportare le imprese, soprattutto le PMI, nell’implementazione di tecnologie, metodologie e approcci finalizzati alla gestione efficiente e sostenibile dei prodotti;
- G2: Creare le condizioni per un mercato delle materie prime seconde competitive in termini di disponibilità, prestazioni e costi, agendo sulla normazione dei materiali, e sui criteri per togliere la qualifica di rifiuto ai materiali (“End of Waste”).
- G3: Creare le condizioni per un mercato dei “sottoprodotti” in termini di maggiore certezza nel riconoscimento, disponibilità, agendo sulla normazione per determinate filiere (es. residui e sottoprodotti di origine agricola) e sulla rivitalizzazione della piattaforma di scambio dei sottoprodotti.
- G4: Porre le condizioni per l’estensione della durata del prodotto attraverso una sua progettazione ispirata ai principi di modularità e riparabilità
Condizioni per la replicabilità
ETV è uno strumento riconosciuto a livello nazionale. Pertanto, tecnologie verificate ETV da parte terza (prestazioni ambientali certificate) si avvalgono di un vantaggio competitivo a livello nazionale, europeo e internazionale.
Barriere, criticità, limiti
- Accesso alle informazioni e alle valutazioni pertinenti
Parole chiave
tecnologie verdi innovative,
certificazione delle prestazioni ambientali,
simbiosi industriale