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Buone Pratiche di Economia Circolare

In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.

Il database ICESP delle buone pratiche (BP) si alimenta e aggiorna grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti ICESP che condividono la propria esperienza, compilando le schede di buone pratiche di economia circolare.

Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:

 Scarica la linea guida delle Buone Pratiche

È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).

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Stai visualizzando 16 - 30 di 246 Buone Pratiche disponibili
Organizzazione o Società: https://www.lc3trasporti.com/it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaArea: Materie prime secondarieSettore: TrasportoLivello di applicazione: Nazionale, Aree produttive
LC3 utilizza bio Metano per il trasporto sostenibile dal 2020. La produzione di Bio Metano permette di recuperare risorse reintegrando nel processo di produzione materiali biologici che altrimenti andrebbero persi o a rifiuto. La produzione e l’uso di Bio Metano è un processo vincente in ogni sua fase, per tutti. Gli agricoltori e le aziende agroalimentari vedono trasformare i rifiuti e gli scarti in una risorsa, aumentando la redditività. Il processo di trasformazione crea occupazione. L’utilizzo di questo carburante abbassa la soglia di inquinamento rispetto ai carburanti fossili tradizionali, migliorando l’ambiente e aiutando a preservarlo per le future generazioni. Essendo il Bio Metano prodotto da fonti rinnovabili, le risorse per ricavarlo si rigenerano nel tempo, e quindi può essere sempre prodotto seguendo lo schema dell’economia circolare, senza i limiti derivanti dall’estrazione. Il risultato è un prodotto 100% sostenibile nato da fonti rinnovabili.
Organizzazione o Società: https://www.seccobio.it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaArea: ProduzioneSettore: Cibo e bevandeLivello di applicazione: Nazionale, Aree produttive
Disidratazione di verdure prodotte in esubero dai piccoli produttori locali nei picchi di produzione o a fine produzione come metodo di conservazione.
Organizzazione o Società: http://www.isassidiassisi.itTipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Arredamento per la casaLivello di applicazione: Aree produttive, Filiera
Il processo produttivo circolare inizia dal progetto dell'elemento da realizzare che ha alla base una idea sostenibile. Il modello dell’oggetto viene elaborato con sistemi cad 3d e scomposto con apposite funzioni del programma di disegno in vari strati. Le sezioni così prodotte vengono utilizzate per selezionare i marmi di scarto. Gli elementi di scarto, di vari colori e spessori, vengono lavorati con adeguata rifilatura e calibratura e, mediante un particolare sistema di incollaggio, viene ricostruito un blocco grezzo. Infine con l'ausilio di macchine a controllo numerico siamo nuovamente in grado di scavare il materiale e realizzare il progetto iniziale.
L'innovativa procedura, nell'ottica di riduzione dell'impatto ambientale, non va ad incrementare l'estrazione di nuovo materiale dalle cave e consente di ottenere un prodotto realizzato con materiale di scarto con caratteristiche pressoché equivalenti al materiale vergine.
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Organizzazione o Società: https://atelier-riforma.it/Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: Servizi B2B, Sviluppo sostenibile, Tecnologia digitale, Tessile abbigliamento e pelleLivello di applicazione: Unione Europea, Nazionale, Filiera
Per indirizzare i rifiuti tessili verso destinazioni circolari è essenziale un attento smistamento. Re4Circular è una tecnologia di Intelligenza Artificiale che, a partire dalla semplice fotografia di un capo e della sua etichetta, può estrarre tutti i dati necessari per il suo recupero. Questa tecnologia può essere fornita a tutte le realtà che si occupano della raccolta degli indumenti usati, in modo che possano utilizzarla per catalogare e "digitalizzare" ciò che raccolgono. Le immagini e i dati di tutti i capi catalogati confluiscono direttamente su un marketplace digitale B2B, attraverso il quale essi possono vendere all'ingrosso i loro capi alle aziende circolari che cercano capi usati per la loro attività.
In questo modo, facciamo incontrare domanda e offerta di indumenti post-consumo, riducendo la quantità di rifiuti tessili che finisce nelle discariche e favorendo invece il loro utilizzo come risorsa circolare.
BIova Project è una start up innovativa che si occupa di ridurre gli sprechi alimentari tramite la creazione di prodotti che seguono i principi dell'economia circolare e dell'upcycling.
Organizzazione o Società: https://www.biovaproject.comTipologia di OrganizzazioneSocietà privataPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Altro, Cibo e bevandeLivello di applicazione: Nazionale
Ogni giorno solo nel nostro Paese vengono buttate oltre 1.300 tonnellate di pane – soprattutto nella grande distribuzione - per un valore stimato di 120.000 euro.
Per far fronte a questi problemi, nel novembre 2019 nasce Biova srl che ha scelto di concentrarsi sul recupero e trasformazione delle eccedenze di pane in birra.
Ad oggi, Biova ha lanciato sul mercato tre tipologie di birra, realizzate da birrifici artigianali a filiera corta utilizzando il pane recuperato. Le ricette sono state sviluppate da mastri birrai e sono di proprietà esclusiva di Biova.
La FAO in uno studio del 2011 invitava a superare gli sprechi alimentari proprio attraverso nuovi sistemi di produzione e distribuzione basati sulla cooperazione tra produttori e sulle filiere corte per evitare sovraproduzione ed efficientamento.
Grazie a Biova, 150 kg di pane invenduto può essere trasformato in 2.500 litri di birra artigianale, con un risparmio di circa il 30% di malto rispetto alle ricette tradizionali.
Logo azienda Righetto
Organizzazione o Società: La Righetto affonda le sue radici nella profonda conoscenza del legno acquisita…Tipologia di OrganizzazioneImpresaPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Tessile abbigliamento e pelleLivello di applicazione: Nazionale, Regionale
APEROSA PELLE CP1

Trattamento a base di cera d'api eco-bio-sostenibile per la rifinizione delle pelli, sviluppato assieme ad alcune tra le più importanti conceria della zona di Arzignano (VI), una finitura protettiva a base di cera d'api ed acqua, sostenibile dal punto di vista ambientale, utilizzabile nella rifinitura delle pelli come parte integrante di un processo di filiera green.
Aperosa CP1 risponde alle principali caratteristiche richieste, cioè è naturale, antibatterico, non richiede particolari cambiamenti nel processo di produzione, è idoneo al contatto, riduce gli impatti negativi su territorio e ambiente.
E' innovativo perché utilizzabile in alternativa ai prodotti sintetici.
Trasferibile perché utilizzabile e replicabile nei processi di produzione già in atto o meglio in filiere di produzione green.
Nessuna ricaduta sull'ambiente, nessun tipo di inquinamento, nessun rifiuto.
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Cibo e bevande, Fertilizzante, Industrie bio-based, Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Nazionale
Dagli scarti agroalimentari, attraverso tecniche di estrazione sostenibili (es. estrazione con fluidi supercritici), si ottengono composti bioattivi da utilizzare in campo alimentare, nutraceutico e cosmetico. Gli scarti agroalimentari sono inoltre utilizzati per la formulazione di diete destinate ad insetti, poiché rappresentano substrati ottimali e a basso costo per migliorarne la crescita e la composizione nutrizionale rendendo sostenibile il loro allevamento. Dalla bioconversione da parte degli insetti, si ottengono da un lato farine ad alto contenuto proteico e dall’altro residui dell'allevamento (frass, esuvie, ecc.) utili per la produzione di fertilizzanti naturali/ biostimolanti e di biopolimeri di interesse industriale (chitina e chitosano).
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Altro, Gomma e materie plastiche, Raccolta differenziata, RiciclaggioLivello di applicazione: Filiera
Il contenitore è stato progettato in maniera tale da interagire direttamente con l’utente, consentendo a questi ultimi il conferimento delle mascherine in maniera corretta, semplice e tracciabile. SMAK si presenta come un cilindro di 55 cm di diametro e 135 cm di altezza. La struttura si divide in tre sezioni cilindriche, che permettono rispettivamente il conferimento (tale sezione è collegata all’elettronica e ai dispositivi necessari per il funzionamento del bin), la sanificazione, lo stoccaggio del materiale trattato. Parallelamente al progetto è stato condotto uno studio sperimentale sul recupero delle mascherine attraverso un processo di riciclo meccanico e chimico finalizzato al recupero di materia, secondo un approccio complementare di riciclo.
Logo ENEA
Organizzazione o Società: http://www.enea.itTipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Tecnologia digitaleLivello di applicazione: Nazionale
La piattaforma di simbiosi industriale è uno strumento online che permette alle aziende del territorio nazionale di registrarsi e di entrare a far parte di un network di imprese con l’obiettivo di condividere i propri input ed output in un’ottica di economia circolare.Il network ha l’obiettivo di mettere in relazione domanda e offerta attraverso delle ricerche specifiche che tengono in considerazione diversi fattori tra cui: la regione di appartenenza, un areale specifico, una distanza fissa, una risorsa specifica, etc.
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: ConsumoSettore: Sviluppo sostenibileLivello di applicazione: Aree produttive
L'individuazione di una metodologie semplice e affidabile per valutare l'impatto dei prelievi e consumi idrici sui bacini locali, può svolgere un ruolo fondamentale nell’analisi della gestione della risorsa idrica in tutti i settori produttivi. In particolare, in cicli produttivi industriali ad elevata idro-esigenza, questo tipo di pratica costituisce un supporto fondamentale alla pianificazione in ottica di incremento del livello di circolarità della gestione del bene e della sostenibilità ambientale. La pratica prevede l’uso di indici sintetici calcolati sulla base di dati relativi all’uso del bene nei cicli produttivi di facile reperimento e di dati relativi alla disponibilità idrica territoriale a scala di sottobacino. La valutazione sulla gestione della risorsa idrica a livello aziendale è effettuata tramite il calcolo dei seguenti indici:1) Indice di stress di consumo e prelievo (WCSI); Indice di impatto complessivo (OFBI) e indice di riutilizzo interno (IWR).
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: Gestione rifiutiSettore: Gomma e materie plastiche, RiciclaggioLivello di applicazione: Unione Europea
L’ENEA ha sviluppato una tecnologia per la produzione di un olio di pirolisi e un materiale adsorbente da plastiche RAEE utilizzando
catalizzatori zeolitici ricavati da un altro scarto, ovvero le ceneri di carbone. E’ stato realizzato un reattore a letto fluidizzato alimentato in
continuo e provvisto di un sistema di condensazione dell’olio di pirolisi. La qualità dell’olio viene migliorata con vapore acqueo a 250-300 gradi
per ridurre la quantità di idrocarburi pesanti e idrocarburi combinati con azoto, bromo e cloro, in modo che possa essere una fonte di prodotti
utili per la chimica di sintesi. Il char invece è stato attivato mediante reazione combinata con urea e idrossido di potassio allo scopo di
aumentarne la superficie specifica e utilizzarlo come adsorbente.
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Altro, Gomma e materie plastiche, RiciclaggioLivello di applicazione: Filiera
L’obiettivo dell’attività è stato quello di valorizzare la frazione plastica stirenica presente nei RAEE mediante lo sviluppo di un processo di riciclo meccanico tramite estrusione di filamenti per stampanti 3D, sperimentando la fattibilità di un potenziale alternativa green al filo commerciale costituito da polimeri stirenici vergini. La reale applicabilità di questa tipologia di rifiuti in plastica per la stampa 3D è stata verificata su plastica appartenente a diversi gruppi di RAEE campionati in due impianti di trattamento: tutti i campioni sono stati sottoposti a identificazione spettrofotometrica e a caratterizzazione chimico-fisica per selezionare i più idonei a questo scopo, ovvero polimericamente omogenei, privi di impurezze e con un basso contenuto di alogeni e composti inorganici. In seguito, sono stati lavati, ridotti a una granulometria inferiore a 4 mm ed estrusi in filamenti di diametro di 1,75 mm.
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Organizzazione o Società: ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…Tipologia di OrganizzazioneEnte pubblicoPaese: ItaliaArea: ProduzioneSettore: Tutti i settoriLivello di applicazione: Nazionale, Filiera
All’interno del progetto RECiProCo è stata progettata e sviluppata una piattaforma Software denominata “RECiProCo”, ed un QR code, accessibili gratuitamente alle aziende (https://simulatore.reciproco.enea.it/#/home), per l’acquisizione e il calcolo di indicatori utili per misurare e comunicare la circolarità dei prodotti in ottica di ciclo di vita, per supportarle sia nella comunicazione della circolarità dei loro prodotti in modo completo ed adeguato verso il consumatore finale e le aziende, in ottica B2B, sia nell’identificare aree di miglioramento per ridurre gli impatti dei prodotti in chiave di eco-progettazione e di economia circolare. Sono previste molteplici tipologie di ruoli, supportati da meccanismi di profilazione per la personalizzazione delle specifiche funzionalità. I ruoli predefiniti sono: azienda, referenti ENEA e amministratore della Piattaforma (ENEA).
Organizzazione o Società: http://www.enea.itTipologia di OrganizzazioneIstituto di ricercaPaese: ItaliaArea: Innovazione e investimentiSettore: Tutti i settoriLivello di applicazione: Unione Europea, Internazionale, Nazionale, Aree produttive, Filiera
La sfida per l’Italia e l’obiettivo di ENEA è quello di dimostrare il ruolo di ETV per facilitare la transizione del nostro Paese verso l’economia circolare e conseguire alcuni degli obiettivi definiti dalla Strategia Nazionale Italiana per l’Economia Circolare (SNEC).
Sebbene il numero di tecnologie italiane verificate con ETV dimostri che un interesse ad adottare questo strumento, diverse sono le cause che ne ostacolano la diffusione e l’adozione. In primo luogo, la mancata conoscenza di questo schema, in secondo luogo, la normativa e le policy non menzionano ETV e ciò impedisce l'integrazione di questo schema con i programmi di sviluppo e le politiche di innovazione. Perciò ENEA ha sviluppato un Policy Brief e una Roadmap per la diffusione di ETV in Italia, mettendo in evidenza il suo ruolo nella transizione circolare e in particolare in supporto alla SNEC, con riferimento ad alcuni suoi Obiettivi Specifici.
Logo ENEA
Organizzazione o Società: ENEATipologia di OrganizzazioneIstituto di ricercaPaese: ItaliaArea: Materie prime secondarieSettore: Cibo e bevandeLivello di applicazione: Nazionale
Le molecole bioattive dei tegumenti vengono estratte con le stesse acque di pelatura, in modo tale da non usare altra risorsa idrica o solventi organici. Gli estratti contenenti le sostanze preziose vengono sottoposti ad una sequenza di processi di separazione a membrana, ottenendo così frazioni acquose arricchite di molecole bioattive. Tali frazioni vengono quindi essiccate mediante spray drying per ottenere prodotti in polvere facilmente conservabili e dosabili.