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Valutazione dello stress idrico correlato alle attività produttive a scala di sottobacino

Organizzazione

ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
Ente pubblico
ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economi…

Localizzazione della buona pratica


Emilia-Romagna
Italia

Lingua originale della buona pratica
Italiano
Area
Settore
Target Groups
Pianificatori, decisori politici, aziende produttive di settori idroesigenti
Tipo di finanziamento
Programmi nazionali
Livello di Applicazione
Aree produttive
Ambito tematico
Approccio Integrato Territoriale
TRL
non inserito
Motivazione

La corretta gestione delle risorse idriche ha un ruolo di basilare importanza per alleviare le crescenti pressioni sulle usuali fonti di approvvigionamento, contrastare fenomeni di stress idrico e supportare la produttività dei sistemi industriali. La conoscenza degli impatti associati al proprio processo produttivo può essere la driving force per individuare opportune strategie di risparmio e riutilizzo della risorsa all’interno dei processi di produzione, nell’area del sito o in contesti esterni. Inoltre, avere un metodo oggettivo di misurazione degli impatti rappresenta la base per il monitoraggio e la valutazione di qualsiasi processo di efficientamento implementato a livello aziendale. In tal modo la pratica proposta concorre ad incrementare la circolarità nell’uso del bene a livello territoriale e a minimizzare gli impatti associati alla produzione dei beni.

Descrizione

L'individuazione di una metodologie semplice e affidabile per valutare l'impatto dei prelievi e consumi idrici sui bacini locali, può svolgere un ruolo fondamentale nell’analisi della gestione della risorsa idrica in tutti i settori produttivi. In particolare, in cicli produttivi industriali ad elevata idro-esigenza, questo tipo di pratica costituisce un supporto fondamentale alla pianificazione in ottica di incremento del livello di circolarità della gestione del bene e della sostenibilità ambientale. La pratica prevede l’uso di indici sintetici calcolati sulla base di dati relativi all’uso del bene nei cicli produttivi di facile reperimento e di dati relativi alla disponibilità idrica territoriale a scala di sottobacino. La valutazione sulla gestione della risorsa idrica a livello aziendale è effettuata tramite il calcolo dei seguenti indici:1) Indice di stress di consumo e prelievo (WCSI); Indice di impatto complessivo (OFBI) e indice di riutilizzo interno (IWR).

Risultati

La buona pratica fornisce alle imprese informazioni utili per la valutazione dell’uso della risorsa idrica a livello di ciclo produttivo aziendale offrendo elementi conoscitivi per la pianificazione di modalità di gestione circolare del bene tenendo anche conto degli impatti ambientali locali a scala di sottobacino. Essa concorre ad incrementare la consapevolezza dell’uso della risorsa idrica nei cicli produttivi e a minimizzare le pressioni sulla risorsa a livello locale prevenendo i fenomeni di stress idrico. Una gestione oculata della risorsa garantisce potenzialmente all’azienda minori costi di produzione a vantaggio della competitività e maggiore indipendenza rispetto alle stagionali variazioni della disponibilità della risorsa naturale.

Condizioni per la replicabilità

Disponibilità di dati relativi allo stato della risorsa idrica del contesto territoriale di riferimento.
Disponibilità di dati sugli usi della risorsa idrica relativi al ciclo produttivo.

Barriere, criticità, limiti
  • Accesso alle informazioni e alle valutazioni pertinenti
  • Assenza di regolamentazione sul tema della circolarità
  • Cambiamento comportamentale
Parole chiave
Indici di stress idrico, Uso delle risorse idriche, Impatti ambientali, Settori produttivi