Cerca una Buona Pratica

Organizzazione

Atelier Riforma
Impresa
https://atelier-riforma.it/

Localizzazione della buona pratica

Torino (Torino)
Piemonte
Italia

Lingua originale della buona pratica
Italiano
Area
Settore
Target Groups
Realtà che si occupano della raccolta e/o selezione di indumenti usati, aziende di moda, aziende che riciclano fibre tessili, professionisti dell'upcycling, negozi dell'usato, comuni, consorzi per l'EPR sul tessile
Tipo di finanziamento
Privato
Livello di Applicazione
Unione Europea
Nazionale
Filiera
Ambito tematico
Approccio Integrato per Filiera o Settore
Durata
TRL
TRL 7 - Dimostrazione di un prototipo di sistema in ambiente operativo
Motivazione

Atelier Riforma è una startup innovativa a vocazione sociale, ideata da Elena Ferrero e Sara Secondo. La missione è quella di ridurre l'enorme impatto ambientale del settore tessile-moda attraverso l'economia circolare. Elena e Sara hanno iniziato nel 2019 raccogliendo vestiti usati e dando loro una nuova vita attraverso una rete di sarti e sartorie sociali. Il progetto iniziale era molto virtuoso, ma difficilmente scalabile. Perciò dal 2021 hanno iniziato a progettare una tecnologia che permettesse di applicare questo modello circolare a una più ampia scala. 

Descrizione

Per indirizzare i rifiuti tessili verso destinazioni circolari è essenziale un attento smistamento. Re4Circular è una tecnologia di Intelligenza Artificiale che, a partire dalla semplice fotografia di un capo e della sua etichetta, può estrarre tutti i dati necessari per il suo recupero. Questa tecnologia può essere fornita a tutte le realtà che si occupano della raccolta degli indumenti usati, in modo che possano utilizzarla per catalogare e "digitalizzare" ciò che raccolgono. Le immagini e i dati di tutti i capi catalogati confluiscono direttamente su un marketplace digitale B2B, attraverso il quale essi possono vendere all'ingrosso i loro capi alle aziende circolari che cercano capi usati per la loro attività.
In questo modo, facciamo incontrare domanda e offerta di indumenti post-consumo, riducendo la quantità di rifiuti tessili che finisce nelle discariche e favorendo invece il loro utilizzo come risorsa circolare.

Risultati

L'87% del materiale tessile dopo l’utilizzo finisce in discarica (per lo più esportando questi rifiuti in Paesi in via di sviluppo). In questo modo, tutte le risorse utilizzate per produrlo vengono sprecate. Meno dell'1% del materiale viene riciclato in nuovi capi di abbigliamento.
Il nostro obiettivo è facilitare la transizione dell'industria della moda verso un modello più circolare, riducendo così il suo impatto ambientale.
Da un lato, diminuiamo la quantità di vestiti post-consumo che finisce in discarica. Al contrario, ci assicuriamo che ogni capo raccolto venga analizzato dalla nostra tecnologia di sorting per indirizzarlo verso la destinazione più sostenibile possibile.
Dall’altro, attraverso la nostra piattaforma, promuoviamo il ri-utilizzo, da parte del settore tessile-moda, di materiale esistente (rifiuti tessili), evitando che vengano richieste risorse vergini per produrre nuovi indumenti.

Condizioni per la replicabilità

La soluzione è altamente replicabile. Essendo infatti uno strumento tecnologico che la startup fornisce a terzi, questo può essere utilizzato da qualsiasi realtà interessata in qualsiasi luogo (replicando lì questo virtuoso modello circolare).
Affinché questo strumento sia utilizzato con maggiore diffusione è necessario che le realtà che che si occupano di raccogliere e/o selezionare indumenti usati abbiano maggiori incentivi a classificare attentamente gli indumenti raccolti, così che non siano spinti - come fanno ad oggi - a rivenderli direttamente all'ingrosso a scatola chiusa o esportarli

Barriere, criticità, limiti
  • Aspetti relativi alla qualità
  • Domanda insufficiente
  • Scarso utile sul capitale investito
  • Strutture organizzative
Parole chiave
moda circolare, Prevenzione/riuso/riciclo dei rifiuti, upcycling, tecnologie verdi innovative, marketplace