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Futur-e Strategie Circolari per la riconversione di centrali termoelettriche
| Organizzazione |     
             Enel S.p.A.  | 
                  
|---|---|
| Localizzazione della buona pratica | 
       
              Roma (Roma)   | 
                  
| Lingua originale della buona pratica | 
       Italiano 
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| Area | |
| Settore | |
| Target Groups | 
             Stakeholder locali pubblici (enti locali) e privati (cittadini e associazioni) 
       | 
                  
| Livello di Applicazione | 
       Nazionale 
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| Ambito tematico | 
             Approccio Integrato per Filiera o Settore 
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| Durata | 
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Motivazione
Economia circolare, sostenibilità, innovazione e dialogo con i territori sono le leve fondamentali per garantire un processo di attività commerciale che generi valore condiviso e duraturo.
Descrizione
                  Enel sceglie di essere protagonista della transizione verso un modello più sostenibile di Attività commerciale attraverso Futur-e, il progetto di riconversione di 23 centrali termoelettriche non più competitive. L’obiettivo è ripensare l’utilizzo dei siti individuando progetti che rispondano a criteri di innovazione, sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Attraverso concorsi internazionali, laboratori, tavoli di lavoro si delinea il percorso per dare nuova vita agli impianti. Questa è la nuova era Open Power in cui l’energia è più partecipativa, aperta e interconnessa con ciò che la circonda.
      
      
Risultati
                  Valutazioni quali-quantitative:- Quantità materiali riutilizzati e non smaltiti (kg, mc)
- Minimizzazione risorse utilizzate 
- Strutture e infrastrutture esistenti riutilizzate e riqualificate (mc, m)
- Stakeholder coinvolti e partnership siglate (N°)
- Creazione posti di lavoro (N° per tipologia contratti)
- Investitori attratti attraverso Attività commerciale virtuosi e innovativi (N°)
Il progetto Futur-e coinvolge 24 siti (con previsione di espansione nel prossimo futuro). L’estensione totale dei siti è pari a c.a. 3000 ha e la cubatura di edifici civili/industriali esistenti è pari a c.a. 8.000.000 di mc.Confronto con Attività commerciale as usual e modello convenzionale:  La strategia circolare applicata agli asset industriali in dismissione, rispetto al desueto modello convenzionale permette di:
- estendere la vita utile di strutture e componenti;
- diminuire il rischio sistemico connesso alla minore dipendenza da materie prime esterne;
- arricchire il Bilancio di Sostenibilità 
      
      
Condizioni per la replicabilità
                  Replicabile per ogni sito (o porzione di sito) giunto a fine vita per il quale si prevede la dismissione a breve/medio termine
      
      
Barriere, criticità, limiti
- Altro
 - Investimenti iniziali alti
 
Altre criticità
Processi autorizzativi complessi.
Difficoltà di coordinamento e allineamento tra stakeholder diversi.
Parole chiave
                                                                    Rigenerazione asset industriali, 
                                                            sviluppo sostenibile, 
                                                            cooperazione con stakeholder locali, 
                                                            minimizzazione consumi
                            
            
