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Riduzione degli scarti alimentari e degli imballaggi
Cittadini, consumatori, operatori della grande distribuzione organizzata
Tipo di finanziamento
Pubblico-privato
Livello di Applicazione
Città
Ambito tematico
Approccio Integrato per Filiera o Settore
Durata
Motivazione
La buona pratica contribuisce a processi di economia circolare attraverso la riduzione dell' uso di risorse naturali, incentivando il riutilizzo degli imballaggi mediante il consumo di prodotti sfusi.
Descrizione
La pratica consiste nella stipulazione di accordi con alcune imprese della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per l’installazione, all’interno dei propri punti vendita, di apparecchiature e macchinari dedicati alla distribuzione di prodotti sfusi (detersivi, cereali, etc.). La pratica è stata accompagnata da un’attività di monitoraggio riguardante tutti i punti vendita aderenti alla sperimentazione, finalizzata al calcolo della quantità complessiva di rifiuti da imballaggio evitati.
Risultati
• Risparmio economico, in quanto il prodotto sfuso costa meno del prodotto confezionato perché non è brandizzato ed è privo di packaging. L’esperienza di Brescia ha permesso risparmi oscillanti dai 0,35 ai circa 0,70 €/kg-l per i detergenti, e anche oltre i 2 €/kg per i cereali da prima colazione;
• Nei 18 mesi di monitoraggio si sono registrati complessivamente 6.807,38 kg di rifiuti evitati. Il peso del rifiuto da imballaggio primario e secondario che si evita con la vendita di un kg di detergenti sfusi in Sma è di circa 71 g;
L’acquisto del prodotto sfuso rende il consumatore protagonista assoluto dell’atto di consumo consentendogli di accedere a quantità misurate e quindi di scegliere secondo le proprie esigenze.
Condizioni per la replicabilità
La buona pratica è facilmente replicabile a condizione che il soggetto privato con cui le autorità pubbliche locali interloquiscono ne individui delle convenienze (non necessariamente di profitto economico), coerenti con la propria immagine e il proprio Attività commerciale.
