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Organizzazione

Gruppo Hera
Impresa
Gruppo Hera

Localizzazione della buona pratica

Bologna (Bologna)
Emilia-Romagna
Italia

Granarolo (Bologna)
Emilia-Romagna
Italia

Imola (Bologna)
Emilia-Romagna
Italia

Rimini (Rimini)
Emilia-Romagna
Italia

Ferrara (Ferrara)
Emilia-Romagna
Italia

Lingua originale della buona pratica
Italiano
Area
Settore
Target Groups
Persone assistite dagli enti no profit del territorio
Tipo di finanziamento
Privato
Livello di Applicazione
Regionale
Città
Ambito tematico
Approccio Integrato Territoriale
Durata
Descrizione

CiboAmico rappresenta un’azione concreta per favorire lo sviluppo dell’economia circolare attraverso la lotta allo spreco alimentare: i pasti preparati ma non consumati in 5 mense aziendali, vengono recuperati e donati a favore di 5 enti no profit. 
I benefici di questo progetto sono sociali, economici e ambientali: a partire dalla prevenzione della produzione di rifiuti fino al riutilizzo delle eccedenze che permette di evitare lo spreco di acqua, energia e consumo di terreno che sarebbero stati necessari alla produzione dei pasti mettendo in relazione tra loro diverse realtà del territorio nel segno di una responsabilità sociale condivisa, rivolgendo un aiuto concreto ai più bisognosi.

Risultati

Dalla nascita del progetto (2009) a dicembre 2020:
- oltre 110.000 pasti complessivamente donati
- valore economico di circa 452.000 euro
- 140 persone assistite ogni giorno dai 5 enti beneficiari
- 41 operatori coinvolti nelle attività di recupero
- oltre 48 tonnellate di rifiuti evitati (104 cassonetti)
- Carbon footprint: 201.568 kg. CO2 eq. (1.560 viaggi in auto Milano – Napoli)
- Water footprint: 110.569m3 di H2O (34,5 piscine olimpioniche)
- Ecological footprint: 1.584.839 m2 globali (221,7campi da calcio)

Condizioni per la replicabilità

Costruzione del network dei soggetti coinvolti (mense, esercizi privati, Onlus, ecc) sul territorio.

Barriere, criticità, limiti
  • Altro
Altre criticità

Identificazione e gestione continuativa del rapporto con le Onlus.

Parole chiave
spreco alimentare, Prevenzione rifiuti, Economia circolare, food waste