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HORTISED - Dimostrazione dell'idoneità di sedimenti dragati bonificati per una produzione vivaistica e frutticola sicura e sostenibile
Organizzazione |
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali (DAGRI) - Sezione Colture Arboree - Università di Firenze |
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Localizzazione della buona pratica |
Firenze (Firenze)
Pieve a Nievole (Pistoia)
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Lingua originale della buona pratica |
Inglese
Italiano
Spagnolo
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Area | |
Settore | |
Partners | |
Target Groups |
Filiera vivaistica e frutticola: dalla produzione di substrati contenenti sedimenti marini fitorimediati, alla propagazione e coltivazione in contenitore di specie alimentari.
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Tipo di finanziamento |
Programma UE
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Livello di Applicazione |
Filiera
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Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
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Durata |
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Motivazione
La scelta è stata effettuata da un lato per risolvere il problema dell'accumulo di sedimenti dragati che se non inseriti in un processo di economia circolare attraverso il fitorimedio, rappresentano un rifiuto con un elevato impatto ambientale; dall'altro per rispondere alla necessità di ricercare valide e più sostenibili alternative all'utilizzo della torba come substrato per la propagazione a coltivazione in contenitore di specie alimentari.
Descrizione
Il progetto Life HORTISED ha permesso di dimostrare l’idoneità dei sedimenti portuali marini ad essere utilizzati come substrato di crescita nella produzione agricola: alcune specie di piante possono crescere, svilupparsi e produrre frutti; pertanto l’utilizzo di questi substrati potrebbe essere esteso anche ad altre specie orto-frutticole. Le piante e i frutti ottenuti, sono stati analizzati seguendo un campionamento accurato e una metodologia analitica idonea ad individuare una vasta gamma di contaminanti e ottenere risultati certi e affidabili per garantire la sicurezza alimentare.
Risultati
Minori costi che il processo HORTISED e altri processi simili possono consentire rispetto a quelli della destinazione e conservazione in discarica.
HORTISED sviluppa nuovi “prodotti green”, quindi con un valore aggiunto; tali prodotti potrebbero essere inclusi in una linea commerciale a basso impatto ambientale.
Oltre al grado di impatto dei vari substrati, il confronto dell’impatto ambientale deve prendere in considerazione l’impatto del “sedimento in discarica” rispetto al "metodo di riciclo dei sedimenti trattati HORTISED" Riguardo l'accettabilità del consumatore, da un sondaggio condotto, è emerso che il 65% degli intervistati sarebbe disposto a mangiare i prodotti "HORTISED".
Condizioni per la replicabilità
La pratica può essere applicata anche a contesti diversi: sia per quanto riguarda la provenienza dei sedimenti portuali che su specie diverse da quelle su cui sono state effettuate le prove previste dal progetto.
Barriere, criticità, limiti
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Altre criticità
Aspetti limitanti l'applicazione su larga scala del metodo proposto riguarda sostanzialmente l'aspetto normativo: sia in Italia che in Spagna le normative vigenti non sono del tutto chiare in merito alla possibilità di utilizzare i sedimenti bonificati quali substrati per le produzioni agro-alimentari. A questo proposito, sono auspicabili incontri con gli organi pubblici competenti al fine di proporre soluzioni condivise sulla opportunità per l'uso del "technosuolo" ottenuto.
Parole chiave
Conversione di un rifiuto in risorsa,
fitorimedo,
sicurezza alimentare,
riduzione impatto ambientale