- Home
- Buone Pratiche
- La seconda vita degli smart meters dismessi: il valore del fine vita
La seconda vita degli smart meters dismessi: il valore del fine vita
Organizzazione |
E-distribuzione |
---|---|
Localizzazione della buona pratica |
Roma (Roma) |
Lingua originale della buona pratica |
Italiano
|
Area | |
Settore | |
Partners | |
Target Groups |
Organizzazioni industriali Privato
|
Livello di Applicazione |
Nazionale
|
Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
|
Durata |
|
Motivazione
L'iniziativa consente di estrarre il valore residuo dei contatori dismessi e reimpiegare i componenti in nuovi cicli produttivi, evitando l’invio in discarica e l’uso di risorse pregiate.
Descrizione
E-Distribuzione ha avviato una campagna massiva di sostituzione dei contatori elettronici di prima generazione che vengono rimpiazzati con i contatori di seconda generazione, chiamati Open Meters. Iniziata nel 2017, la campagna ha interessato 1,8 mln di smart meters nel primo anno e si prevede di raggiungere circa i 31 mln nei successivi 7 anni. Il contatore è composto per circa il 65 % da materie plastiche e per la restante parte prevalentemente da ferro (12 %), rame (7 %) e schede elettroniche (7 %). Questi materiali, opportunamente recuperati presso impianti autorizzati, divengono risorse riutilizzabili in altri cicli produttivi. In particolare, le materie plastiche vengono reimpiegate in vari settori, quali ad esempio la produzione di: accessori per industrie automobilistiche, parabole per fari, elettrodomestici, interruttori e particolari apparati elettronici. Relativamente ai metalli, il ferro viene fuso e reimpiegato nell’edilizia, mentre il rame viene riutilizzato in raffineria
Risultati
Valutazioni quali-quantitative: Reimpiego dei componenti in nuovi cicli produttivi, evitando l’uso di risorse pregiate. Evitato l’invio in discarica di rifiuti.
Parole chiave
Riciclo rifiuti/materia prima secondaria,
End of Waste