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Progetto "CartaCrusca"
Organizzazione |
Favini Srl |
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Localizzazione della buona pratica |
Rossano Veneto (Vicenza) |
Lingua originale della buona pratica |
Italiano
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Area | |
Settore | |
Partners | |
Target Groups |
Barilla
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Tipo di finanziamento |
Privato
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Livello di Applicazione |
Nazionale
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Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
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Durata |
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Motivazione
Utilizzo di materiali alternativi alla cellulosa vergine per la produzione di carta, quali sottoprodotti provenienti da altre filiere industriali in ottica di simbiosi industriale.
Descrizione
Il progetto “CartaCrusca” consiste nel recupero dei residui di crusca della macinazione del grano Barilla, inutilizzabili per l'alimentazione, e nella loro successiva lavorazione, insieme alla cellulosa, per la produzione di carta. Grazie ad un processo di riuso creativo, Favini trasforma il sottoprodotto in materia prima seconda per la produzione di carta in esclusiva per Barilla. Ad oggi Barilla utilizza CartaCrusca principalmente per creare i suoi packaging rinnovabili e biodegradabili, prodotti di alta gamma, documenti interni e oggetti promozionali.
Risultati
Nella produzione di "CartaCrusca" il 20% di fibre cellulosiche (1 albero su 5) sono sostituite da crusca e viene emessa una quantità di CO2 equivalenti per tonnellata di prodotto pari a circa 1400 Kg, corrispondenti a circa il 22% in meno di CO2 eq. emessa per la produzione di una tonnellata di carta standard Favini a parità di impianto.
Condizioni per la replicabilità
Vicinanza geografica tra le imprese coinvolte; collaborazione tra le imprese; disponibilità di sottoprodotti secchi non classificati come rifiuti.
Parole chiave
simbiosi industriale,
Riuso/Riciclo rifiuti,
Economia circolare,
riuso e upcycling,
riuso creativo