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Recupero di fosforo mediante recupero agricolo del digestato proveniente da co-digestione di fanghi di depurazione civile ed altri rifiuti organici
Organizzazione |
Acqua & Sole Srl |
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Localizzazione della buona pratica |
Vellezzo Bellini (Pavia) |
Lingua originale della buona pratica |
Inglese
Italiano
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Area | |
Settore | |
Target Groups |
Privati, impianti di recupero di rifiuti organici ed aziende agricole
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Tipo di finanziamento |
Privato
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Livello di Applicazione |
Aree produttive
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Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
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Durata |
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Motivazione
Soddisfare il fabbisogno di fertilizzanti del mondo agricolo con risorse rinnovabili, in modo sicuro e sostenibile
Descrizione
Co-digestione termofila di fanghi ed altri rifiuti organici (es. agroalimentari, ecc.) propedeutico al recupero a beneficio dell'agricoltura e produzione secondaria di solfato ammonico, un fertilizzante End of waste (registrato SIAN e REACH) derivante dalla gestione del contenuto di ammoniaca durante il processo di biodegradazione.
Risultati
L’impianto, entrato in esercizio nel 2016, ha consentito il recupero di quantitativi significativi di nutrienti e carbonio organico e la corrispondente sostituzione di fertilizzanti chimici con fertilizzanti rinnovabili, con un ingente risparmio economico per il mondo agricolo e con un miglioramento importante della sua sostenibilità. Nel 2020 l'utilizzo di circa 120.000 tonnellate di digestato ha consentito il recupero di: 900 t di fosforo, 90 t di potassio e 950 t di azoto corrispondenti ad un risparmio per il mondo agricolo di circa 1.600.000 €. La fertilizzazione attuata col digestato (al contrario di quella chimica) apporta sostanza organica e contribuisce al miglioramento della struttura del suolo e della sua fertilità nonchè della sua biodiversità. Nel 2020 sono state quindi anche apportate al suolo quasi 4.000 t di carbonio. L'impianto su scala industriale ha consentito di verificare l'effettiva sostenibilità economica dell'iniziativa, che presenta una redditività positiva.
Condizioni per la replicabilità
Le esternalità positive, economiche ed ambientali, connesse alla buona pratica vengono massimizzate se l’impianto di produzione del digestato e del solfato ammonico è baricentrico rispetto ad un territorio con un forte fabbisogno di fertilizzazione (ad es. comparto cerealicolo specializzato) per soddisfare il quale si ricorra massicciamente alla fertilizzazione chimica, e/o non si disponga di altre matrici organiche da impiegarsi come fertilizzanti rinnovabili. L’utilizzo del digestato minimizza l’uso di fertilizzanti chimici/fossili, migliora e preserva il suolo (tessitura, capacità di ritenzione idrica, contenuto di sostanza organica humificata, fertilità in generale) e la biodiversità, incrementando così la sostenibilità delle attività agricole e l’utilizzo delle risorse impiegate.
Barriere, criticità, limiti
- Altro
- Definizioni di rifiuto
Altre criticità
Incertezza normativa
Parole chiave
Fertilizzazione rinnovabile,
fertilizzazione organica,
fertilizzazione sostenibile,
recupero degli elementi nutritivi,
risorse rinnovabili