- Home
- Buone Pratiche
- Refit
Cerca una Buona Pratica
Organizzazione |
Favini Srl |
---|---|
Localizzazione della buona pratica |
Rossano Veneto (Vicenza) |
Lingua originale della buona pratica |
Italiano
|
Area | |
Settore | |
Tipo di finanziamento |
Privato
|
Livello di Applicazione |
Internazionale
|
Ambito tematico |
Approccio Integrato per Filiera o Settore
|
Motivazione
Utilizzo di materiali alternativi alla cellulosa vergine per la produzione di carta, quali sottoprodotti provenienti da altre filiere industriali in ottica di simbiosi industriale.
Descrizione
Per la fabbricazione di Refit, i residui della produzione tessile di lana e cotone, spesso lasciati come cascami al lato dei macchinari per la cardatura, la filatura e la tessitura, vengono recuperati e, dopo uno speciale trattamento, uniti alla cellulosa.
Refit Wool ha una caratteristica lanuggine superficiale che contrasta le tinte scure della carta, mentre Refit Cotton trasmette le emozioni di “fresco di bucato”.
Il fascino sartoriale di Refit è dato dal contenuto innovativo di fibre tessili naturali, così come dai colori che si ispirano alla moda.
Refit contiene il 40% di riciclato post consumo, il 15% di residui di lavorazione della lana o del cotone ed è prodotta usando EKOenergia.
Risultati
Sostituzione del 15% di cellulosa vergine con sottoprodotti tessili di lana o cotone.
Azzeramento della CO2.
Utilizzo del 40% di fibra riciclata al posto di cellulosa vergine.
Condizioni per la replicabilità
Collaborazione tra aziende, disponibilità di sottoprodotti tessili non classificati come rifiuti
Parole chiave
Economia circolare,
riuso creativo,
simbiosi industriale,
riuso,
riciclo