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Prevenzione rifiuti e riutilizzo con l’impegno della comunità locale
Organizzazione |
Gruppo Hera |
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Localizzazione della buona pratica |
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Lingua originale della buona pratica |
Italiano
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Area | |
Settore | |
Partners | |
Target Groups |
Cittadini
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Livello di Applicazione |
Città
Quartieri
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Ambito tematico |
Approccio Integrato Territoriale
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Durata |
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Motivazione
Nella “gerarchia dei rifiuti” e nel modello di economia circolare il primo livello di azione è nella manutenzione e riutilizzo dei beni. Nonostante l'attività commerciale di Hera sia relativa alla gestione dei rifiuti (livello più a valle), l’impegno dell’azienda nella prevenzione del rifiuto è decennale e ha portato risultati importanti nel tempo dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Descrizione
Hera ha sviluppato 3 progetti di prevenzione dei rifiuti e riutilizzo dei beni, che si basano su una rete di attori del mondo pubblico e privato (amministrazioni pubbliche, onlus, farmacie, ristoratori) e sul coinvolgimento attivo delle comunità locali.
Farmacoamico è il progetto per la raccolta medicinali non scaduti, Ciboamico recupera i pasti preparati ma non consumati nelle 5 mense dell’azienda (vedi https://www.icesp.it/buone-pratiche/ciboamico) e Cambia il finale dà una nuova vita ai beni ingombranti di cui i cittadini voglio disfarsi. In tutti e tre i casi la donazione avviene a favore di onlus del territorio.
Risultati
Cambia il finale: nel 2020 sono state raccolte dalle Onlus oltre 697 tonnellate di ingombranti ed effettuati 5.200 ritiri. I 18 enti no-profit partner, distribuiti su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna servito da Hera, hanno garantito la copertura di tutte le città principali. Da inizio progetto sono state evitate oltre 3,6 mila tonnellate di rifiuti.
FarmacoAmico: nel corso del 2020 le realtà coinvolte hanno permesso di raccogliere e redistribuire complessivamente circa 33.000 confezioni di farmaci ancora perfettamente utilizzabili per un valore economico di circa 459.000 euro. Il progetto ha visto coinvolte in totale 156 farmacie (+10% sui valori 2019) e 33 enti no-profit, di cui alcuni operanti in Italia e altri all'estero, oltre a diversi partner, istituzioni, associazioni di categoria e del panorama aziendale, per un totale di 48 soggetti coinvolti.
Ciboamico: vedi https://www.icesp.it/buone-pratiche/ciboamico
Condizioni per la replicabilità
Il modello, già così come è costruito si presta ad essere replicato anche in altri territori.
Parole chiave
Prevenzione/riuso,
community engagement,
food waste,
second life,
valore condiviso