- Home
- Buone Pratiche di Economia Circolare
- Lab Sharing and Circular Economy
Cerca una Buona Pratica
Lab Sharing and Circular Economy
Organizzazione |
Comune di Torino |
---|---|
Localizzazione della buona pratica |
Torino (Torino) |
Lingua originale della buona pratica |
Inglese
Italiano
|
Area | |
Settore | |
Partners | |
Target Groups |
Imprese con sede legale in Italia, interessate a investire nelle periferie di Torino su sperimentazioni di economia circolare e collaborativa
|
Livello di Applicazione |
Città
Quartieri
|
Ambito tematico |
Approccio Integrato Territoriale
|
Durata |
|
Motivazione
Il Torino Living Lab ha scelto l’economia circolare come tema delle sperimentazioni per affrontare le sfide di carattere sociale e ambientale identificate su scala urbana. Andare incontro ad aziende e associazioni che promuovono attività di recupero dei prodotti, redesign dei materiali, riutilizzo e riciclo può rappresentare una strategia chiave per promuovere la rigenerazione urbana. Gli investimenti fatti dagli sperimentatori, potranno rappresentare future opportunità di rinascita economica per le zone coinvolte.
Descrizione
Torino Living Lab (TLL) è una call indetta dal Comune di Torino per selezionare imprese interessate a sviluppare e testare nuovi servizi/processi/prodotti/tecnologie nell’ambito dell’economia collaborativa e circolare che rispondono a sfide sociali nelle periferie torinesi. E’ previsto un contributo del 50% del costo della sperimentazione e comunque non superiore a 15.000 euro. La Città è supportata da un Soggetto Gestore che svolge attività di consulenza, coinvolgimento della cittadinanza, project management e comunicazione. L’obiettivo ultimo è la creazione di “un hub cittadino” di economia circolare.
Gli otto enti sperimentatori, sono stati affiancati dal Soggetto Gestore che, in fase di progettazione, ha aiutato la Città e i partecipanti a individuare criteri di valutazione. Valutazioni qualitative, attraverso interviste semi-strutturate e workshop, hanno rappresentato la metodologia utilizzata per identificare impatti e criticità in fase di processo.
Risultati
Le sperimentazioni hanno provato a invertire il paradigma fondato sul take-make-disposal (prendi-utilizza-scarta), in ottica circolare. Nello specifico:
-Abbasso Impatto: ha affrontato il tema del riutilizzo e della riciclabilità di stoviglie e detersivi, oltre che dell’efficienza e sostenibilità dei sistemi energetici nelle strutture ricettive
- Beautiful Prescious Plastic: ha sperimentato un nuovo sistema per il recupero e il riciclo delle plastiche
- Con il Cibo 2:ha proposto un progetto di recupero delle eccedenze alimentari
- Ricucitò: recupero di scarti di materiale tessile attraverso attività di cucito
- Horizon: recupero di scarti di materiale edilizio per la produzione di un nuovo terreno utilizzabile nell’edilizia pubblica
- Edilizia Circolare: recupero di materiale edilizio, ancora utilizzabile, da reimmettere sul mercato
- Magma: sperimentazione di una piattaforma dedicata agli operatori nel mercato del riuso
- Urban Aqua Farm: test di idroponica, un sistema di coltura
Condizioni per la replicabilità
Il Living Lab sull’economia collaborativa e circolare ha dimostrato la sua flessibilità e la sua capacità di promuovere sperimentazioni che sappiano rispondere a bisogni effettivi delle aree coinvolte. In base alle interviste e ai workshop condotti in itinere, la replicabilità viene considerata raggiungibile a patto che vengano rispettate determinate condizioni:
Studio preventivo delle condizioni economiche e sociali delle aree coinvolte
Coinvolgimento di un ente terzo per la fase di accompagnamento e comunicazione
Pianificazione di una strategia di coinvolgimento degli utenti in fase preventiva
Attenta selezione dei soggetti sperimentatori
Monitoraggio continuo delle sperimentazioni
Barriere, criticità, limiti
- Altro
Altre criticità
Le criticità individuate nel corso delle interviste e dei workshop realizzati fino a questo momento, sono:
- Trovare un’applicazione sistemica alle sperimentazioni, che sappia creare legami tra i vari prototipi e attività testate sul territorio
- Individuare attori territoriali che possano dare un seguito nel lungo periodo alle sperimentazioni, continuando a coinvolgere i cittadini
- Coinvolgere investitori su larga scala, che possano offrire alle aziende sperimentatrici risorse che permettano di trovare e mantenere sul mercato i propri prodotti circolari
Parole chiave
Prevenzione/riuso/riciclo dei rifiuti,
rigenerazione urbana,
riqualificazione edilizia,
smart communities,
Centri del riuso