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Tyrebirth S.r.l. si occupa della produzione di impianti di pirolisi a microonde di pneumatici fuori uso. Il particolare processo è frutto di una ricerca decennale in collaborazione con il dipartimento di chimica dell’Università di Firenze, ed ha già ottenuto diversi brevetti di ricerca internazionali. L’impianto produce materie prime seconde di altissima qualità, frazioni solide quali il carbon-black, acciaio, liquide sotto forma di olio combustibile a basso tenore di zolfo e gassosi in miscele di metani e propani e una porzione di idrogeno.
Risultati
Il carbon black riciclato viene utilizzato come rinforzante per nuovi pneumatici o come pigmento per materie plastiche, l’olio invece come combustibile marino, generatori di E.E. e/o per caldaie. L’acciaio trova riutilizzo in svariate applicazioni, mentre i gas di pirolisi prodotti sono utilizzati in cogenerazione per produrre circa il 70% del fabbisogno energetico. Il processo permette di produrre materie prime seconde a basso impatto ambientale. Per esempio, la produzione di una tonnellata di carbon black vergine, essendo sostanzialmente risultato di una combustione incompleta di petrolio e/o derivati, produce circa 2,80t di Co2 direttamente. Inoltre inquina circa 5t di acqua e la filiera di depurazione di queste acque produce ulteriori 1,6t di Co2. Quindi 4,4t di Co2 per 1t di carbon black vergine. Il processo Tyrebirth ha un impatto di 0,16t di Co2 per 1t di Rcb.
Condizioni per la replicabilità
Difficoltà nella replicabilità del processo considerando l'impiego di materia seconda.
Barriere, criticità, limiti
Riconoscimento dello status di sottoprodotto
Parole chiave
Economia circolare,
impianti di pirolisi,
pneumatici