Cerca una Buona Pratica

Organizzazione

InnovAction Soc. Coop.
Società cooperativa
InnovAction Soc. Coop.

Localizzazione della buona pratica

Lecce (Lecce)
Puglia
Italia

Lingua originale della buona pratica
Italiano
Area
Settore
Target Groups
cittadini e Pubbliche amministrazioni
Tipo di finanziamento
Pubblico-privato
Livello di Applicazione
Regionale
Ambito tematico
Approccio Integrato per Filiera o Settore
Durata
Motivazione

Risolvere la problematica della gestione del rifiuto organico visto che nella provincia di Lecce e Viterbo non esistono impianti di compostaggio e la frazione organica diventa rifiuto indifferenziato o richiede costi molto alti di trasporto e conferimento. La legge 221/2015 (collegato ambientale) offre nuove opportunità, con i suoi articoli 37 e 38, nell’affermazione di pratiche quali l’auto-compostaggio (domestico e non domestico), il compostaggio locale e di comunità. Su questo la Pubblica Amministrazione, Comuni, Province e Regioni, possono e devono dare un forte contributo riappropriandosi del ruolo che gli spetta.

Descrizione

“Compost community” intende sviluppare un modello di gestione di comunità delle compostiere attraverso: la creazione di una rete di gestione degli impianti di compostaggio di comunità, una filiera di vendita del compost e una ottimizzazione dei costi di gestione degli impianti di compostaggio di comunità.
L’obiettivo generale è sperimentare un sistema di gestione sostenibile delle compostiere di comunità. Gli impianti industriali di compostaggio sono spesso lontani e assistiamo a lunghi e costosi viaggi di acqua di cui la frazione organica è principalmente composta. Solo negli ultimi decenni sono stati messi a punto i meccanismi relativi ai vari processi biochimici e microbiologici che regolano la produzione del compost e metodi per standardizzare l’intero processo. Questa forma “a piccola scala” di trattamento e riutilizzo del rifiuto organico è ancora in fase di sperimentazione e perfezionamento; in Puglia, al momento il solo impianto funzionante è quello di Melpignano.

Risultati

La popolazione sarà direttamente coinvolta attraverso attività formative, rendendola pertanto protagonista nel processo di conferimento della frazione organica. In particolare, il progetto sarà articolato seguendo i seguenti punti chiave: Introduzione di modalità innovative di gestione: utilizzo di sacchetti in carta riciclata (tipo SUMUS) da distribuire alle utenze e da utilizzare per il conferimento del materiale organico presso l’elettrocompostiera; Concordare forme di incentivazione alla raccolta ed al conferimento della frazione organica umida presso le utenze domestiche e non domestiche, mediante la restituzione gratuita di parte del compost prodotto o la vendita a prezzo scontato ed eventuali benefici dovuti alla competitività del sistema rispetto al conferimento presso impianti localizzati in altre province; Informare la popolazione sul corretto utilizzo del compost, sensibilizzare e responsabilizzare ad una piena partecipazione alla pratica del compostaggio di prossimità.

Condizioni per la replicabilità

Le condizioni per la replicabilità sono la presenza di piccole comunità che abbiano difficoltà nella valorizzazione dello scarto organico, che abbiamo bisogno di ammendante per le pratiche agricole e che vogliano ridurre i costi del servizio di trasporto e smaltimento della frazione organica.

Barriere, criticità, limiti
  • Cooperazione con le autorità
Parole chiave
Compost, rifiuti organici, compostaggio di comunità, riciclo, lombricompostaggio