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Rural Design Week – Esposizione Internazionale di Rural Design e Arte Ambientale

Organizzazione

Associazione Ru.De.Ri. - Rural Design per la Rigenerazione dei Territori
ONLUS
Sito Associazione Ru.De.Ri.

Localizzazione della buona pratica

San Potito Sannitico (Caserta)
Campania
Italia

Lingua originale della buona pratica
Italiano
Area
Settore
Target Groups
Scuole di ogni ordine e grado, aziende agricole, PMI, associazioni di categoria, istituzioni locali, ordini professionali, camera di commercio, GAL, Consulta delle Associazioni del Parco del Matese, Parco Regionale del Matese.
Tipo di finanziamento
Pubblico-privato
Livello di Applicazione
Regionale
Filiera
Ambito tematico
Approccio Integrato Territoriale
Durata
Motivazione

Obiettivo principale della prima edizione della Rural Design Week in un piccolo comune di un'area interna del nostro Paese, è stato quello di incidere tanto sulla qualità dell’offerta turistica e culturale che, come auspicato anche dal Programma Operativo Complementare (POC) della Regione Campania 2014/2020, Linea strategica 2.4, sull’avvio di processi di rigenerazione territoriale che tengano conto della varietà di ambienti, ovvero, nella fattispecie: i borghi/centri storici, la pianura, le aree interne e montane del Parco Regionale del Matese. 
Tutte le attività della Rural Design Week, dalla fase di progettazione a quella di esecuzione dei laboratori, fino alla mostra internazionale e agli eventi collaterali che sono stati organizzati, si sono ispirati ai principi di sostenibilità, alla circolarità dei cicli naturali, e a tutti quei processi che consentono di attivare, facilitare o anche solo mantenere la capacità degli ecosistemi e delle comunità di rigenerarsi. Pertanto, le finalità degli eventi sono state volte sì a rafforzare l’attrattività turistica di questi territori ma anche il capitale culturale e naturale del territorio in senso ampio, attraverso laboratori, incontri di progettazione ed eventi culturali per formare sensibilità e competenze e offrire stimoli e occasioni di riflessione alla pluralità di soggetti - giovani e meno giovani - che abitano, visitano e investono nel territorio. Il concept della Rural Design Week si fonda su un obiettivo ambizioso: far emergere la complessità delle risorse - naturali, culturali, economiche – che i territori, anche quelli interni e “lontani” dai grandi centri urbani, offrono. Consapevoli che molte di queste risorse, sebbene di grandissimo valore, sono poco conosciute o sottoutilizzate rispetto al potenziale che hanno di incidere sui processi produttivi attuale attraverso l’adozione di un approccio sistemico che parte dai territori.  

Descrizione

La prima edizione della Rural Design Week (RDW) si è tenuta dal 31 maggio al 9 giugno 2019 nel comune di San Potito Sannitico, con un programma interamente dedicato alla ruralità critica e ispirato dai principi dell’economia circolare. Per realizzare l'esposizione internazionale, artisti, designer, architetti, startupper e ricercatori di tutto il mondo sono stati invitati con una call a partecipare inviando proposte e creazioni che, indipendentemente dalle risorse – naturali, economiche e socio-culturali – coinvolte o utilizzate, invitassero a riflettere sulla ridefinizione della ruralità e dei rapporti tra città e campagna ma anche dei rapporti tra attività umane e cicli della natura. Le proposte selezionate sono state esposte (o realizzate in situ in accordo con gli autori) in modalità diffusa nel comune di San Potito e in aree limitrofe. Per ciascuna categoria una giuria internazionale ha proclamato un vincitore che è stato premiato con 1.500 euro.

Risultati

Alla prima edizione hanno partecipato oltre 40 artisti e ricercatori provenienti da tutto il mondo; per tutta la durata della manifestazione San Potito Sannitico (e l'area del Matese) ha registrato circa 2000 presenze. Queste presenze e gli ospiti invitati, hanno generato introiti per oltre 50.000 euro tra pasti, pernottamenti, visite etc. Pertanto, l'impatto principale e più immediato è stata la valorizzazione delle strutture ricettive e dei servizi presenti nel Parco del Matese (che, oltretutto, ambisce a diventare un attrattore turistico e culturale importante a livello italiano). Per quanto riguarda invece gli impatti di lungo termine, con la RDW, ci si aspetta di aver trasmesso ai giovani (ma anche ai meno giovani) un certo spirito imprenditoriale nonchè una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo e nella valorizzazione sostenibile delle risorse (naturali e culturali) del Matese.

Condizioni per la replicabilità

Indubbiamente occorre la disponibilità di fondi (pubblici e privati) per poter far fronte a spese vive importanti e poter contare su competenze indispensabili quali, in primis, un team interdisciplinare che coordini e segua il processo in tutte le sue fasi, al fine di gestirne complessità, cambiamenti ed emergenze. Soprattutto, occorrono risorse economiche e umane perché l'iniziativa non si riduca a un evento estemporaneo ma sia soprattutto un modo per raggiungere più pubblici e far emergere le opportunità e le alternative disponibili, già oggi, all'attuale modello produttivo e poter così gettare solide basi per avviare processi di cambiamento strutturale. A tale scopo, occorre lavorare molto sul campo, per attivare al meglio, e in tutte le fasi, risorse e potenzialità disponibili localmente (comunità, aziende, istituzioni etc.) e farle incontrare e entrare in relazione con reti nazionali e internazionali.

Barriere, criticità, limiti
  • Accesso ai finanziamenti
Parole chiave
rigenerazione territoriale, capitale naturale e culturale, Economia circolare, ecodesign, design sistemico