A partire dal 2025 ICESP si è dotata di una nuova struttura; il sito web è in fase di riorganizzazione. L'inserimento delle buone pratiche è temporaneamente disabilitato.
L’inquinamento dei terreni agricoli legato alla mancata rimozione e/o al non corretto smaltimento dei teli per pacciamatura in plastica tradizionale è una problematica sempre più rilevante. In questo caso l’utilizzo di teli biodegradabili consente una riduzione di rifiuto plastico, in quanto il telo si biodegrada direttamente in suolo fornendo importanti nutrienti, una riduzione dei potenziali impatti negativi causati da operazioni improprie di smaltimento e dal conferimento in discarica e una riduzione dei costi di manodopera per rimozione e smaltimento.
Descrizione
I teli per pacciamatura biodegradabili al termine del ciclo colturale non devono essere raccolti e smaltiti, ma vengono incorporati nel terreno dove biodegradano, trasformandosi in anidride carbonica, acqua e biomassa. Vengono utilizzati soprattutto per coltivazione di ortaggi in pieno campo o in serra e, oltre a garantire le stesse performance in campo dei teli plastici convenzionali, possono essere utilizzati su colture non tradizionalmente pacciamate
Risultati
Lo studio ha mostrato che grazie alle loro proprietà innovative, i teli per pacciamatura biodegradabili da fonte rinnovabile forniscono un prezioso contributo al raggiungimento di 8 dei 17 SDG (gli obiettivi numero 2, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 16)
In particolare, da un punto di vista del profilo ambientale (calcolo tramite la metodologia LCA “Cradle to Grave”) la riduzione complessiva dei potenziali impatti in caso di utilizzo di teli per pacciamatura biodegradabili come alternativa ai teli tradizionali varia dal 25% fino al 80%. Inoltre l’utilizzo dei teli per pacciamatura in Mater-Bi consente una riduzione nella produzione di rifiuti, in quanto completamente biodegradabile in suolo senza generare alcun effetto tossico. Inoltre, la policy adottata da Novamont relativa alla produzione di Mater-Bi di utilizzare, ove possibile, componenti e materie prime biogeniche (bio-based) , consentendo quindi di aumentare l’utilizzo di risorse rinnovabili.