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Premio Buone Pratiche ICESP

Cosa è il Premio Buone Pratiche ICESP?

Il Premio Buone Pratiche ICESP nasce con l’obiettivo di valorizzare, diffondere e rendere maggiormente visibili le Buone Pratiche più significative di economia circolare realizzate da organizzazioni pubbliche e private sul territorio nazionale, quali strumento di supporto alla transizione circolare del Paese.

Il Premio intende favorire:

  • la replicabilità delle esperienze virtuose;
  • la condivisione di pratiche e modelli utili a imprese, PA, enti di ricerca e terzo settore;
  • la diffusione di approcci innovativi di gestione delle risorse e dei processi;
  • la creazione di rete e di nuove sinergie tra attori pubblici e privati;
  • la valorizzazione del contributo culturale, educativo e territoriale delle buone pratiche.

I progetti selezionati beneficeranno della visibilità fornita dalla Piattaforma ICESP e dalle attività di disseminazione collegate.

La scadenza del bando è il 23.01.2026. Scarica regolamento

Sarà assegnato un premio (come previsto nel Regolamento, ai punti 7.2 e 7.3) per ciascun ambito tematico di afferenza delle Buone Pratiche candidate che, a giudizio insindacabile del Comitato Tecnico Scientifico si distinguono per esiti di valutazione eccellente ed ulteriori premi o riconoscimenti aggiuntivi potranno essere messi a disposizione da membri ICESP su uno o più ambiti di loro interesse.

Ambiti tematici:

  1. Uso efficiente delle risorse e riduzione degli impatti
  2. Ecodesign e innovazione di prodotto/servizio
  3. Educazione, formazione e cambiamento culturale
  4. Comunicazione della circolarità e trasparenza
  5. Innovazione sociale, inclusione e impatto sulla comunità
  6. Rigenerazione territoriale, natura e sistemi locali

Chi può partecipare?

Possono candidarsi al Premio Buone Pratiche ICESP tutte le organizzazioni pubbliche e private che operano sul territorio nazionale e che hanno realizzato o stanno realizzando iniziative riconducibili agli ambiti tematici del regolamento.
Sono ammesse a partecipare: imprese e associazioni di categoria, istituzioni pubbliche, Terzo settore e organizzazioni non profit, Partenariati e reti territoriali.

Quali sono i requisiti di partecipazione?

Le Buone Pratiche candidate devono:

  • Essere implementate e attualmente operative o in corso di attuazione e non limitate alla fase progettuale
  • Avere un impatto documentabile, in termini ambientali, sociali, economici
  • Dimostrare elementi di innovatività, intesa come innovazione tecnologica, gestionale, organizzativa, educativa o sociale
  • Essere replicabili o trasferibili in altri contesti, territori o organizzazioni
  • Rientrare in uno o più ambiti di rilevanza, come descritti nella Sezione 2 del presente Regolamento, quali sostenibilità ambientale, uso efficiente delle risorse, inclusione sociale, transizione ecologica partecipazione e coinvolgimento degli stakeholder, economia circolare), in coerenza con principi dell’economia circolare, norme e indirizzi europei

Quali sono le modalità di partecipazione?

l soggetto proponente deve trasmettere per e-mail all’indirizzo: piattaforma.icesp.mappaturabuonepratiche@enea.it con oggetto: “Candidatura – Premio Buone Pratiche ICESP 2025 – [Nome Organizzazione]” la seguente documentazione:

  1. Modulo di candidatura (All.1), comprensivo di:
    1. dati anagrafici dell’organizzazione
    2. referente operativo
    3. recapiti email e telefonici
    4. dichiarazioni di veridicità e titolarità della pratica
  2. Scheda descrittiva della Buona Pratica ICESP (All.2), compilata in ogni sua parte per entrambi i fogli attivi “Dati generali BP” e “Dati per la valutazione”.
  3. Documentazione facoltativa (vedasi sez.5.2 del regolamento)

Come sono valutate le Buone Pratiche?

La valutazione delle Buone Pratiche avverrà secondo macro-criteri coerenti con le priorità dell’economia circolare e di ICESP (All.3).

La valutazione delle Buone Pratiche verrà effettuata dalla Segreteria tecnica e dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) sulla base della griglia ufficiale del Premio ICESP, articolata in macro-criteri, sotto-criteri e punteggi massimi, per un totale di 100 punti. La valutazione considera sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi.
I criteri sono applicati in modo proporzionato alla tipologia di organizzazione proponente (imprese, Pubbliche Amministrazioni, terzo settore, partenariati territoriali), garantendo equità e coerenza del processo di valutazione.

Macro-criteri di valutazione:

  1. Rilevanza della Buona Pratica (max 30 punti)
    Applicazione di strategie di uso efficiente delle risorse attraverso azioni concrete di prevenzione e/o riduzione degli sprechi, prolungamento della durata del prodotto, nuovi modelli di consumo e simbiosi industriale.
  2. Concretezza dei risultati attesi (max 30 punti)
    Evidenze documentabili degli impatti ambientali, sociali, economici e territoriali generati o attesi dalla pratica, incluse facilitazioni operative, impatti sulla filiera e sul territorio in termini di benefici e partecipazione della comunità locale.
  3. Contributo culturale, educativo e cambiamento comportamentale (max 20 punti)
    Capacità della pratica di attivare percorsi di sensibilizzazione, educazione, consapevolezza e cambiamento dei comportamenti dei cittadini, consumatori, operatori e stakeholder, attraverso capacità comunicativa e iniziative dedicate.
  4. Replicabilità, innovazione e target dell’applicazione (max 20 punti)
    Potenziale di trasferibilità ad altri contesti, presenza di elementi innovativi (di prodotto, processo, modello organizzativo o sociale), rilevanza dei benefici per i destinatari target (diretti e indiretti).

Documentazione

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