Buone Pratiche di Economia Circolare
In questa sezione è presente una panoramica delle Buone Pratiche di Economia Circolare, sviluppate dagli stakeholder del territorio nazionale (aziende, associazioni, istituzioni), impegnati in percorsi orientati alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena del valore, nella realizzazione di nuovi modelli di business e progettazione nei sistemi industriali, urbani e territoriali. Ciò al fine di favorire la conoscenza e la diffusione delle eccellenze ed il modo italiano di fare economia circolare, “the Italian way for circular economy”, e promuovere una proficua replicabilità/adattamento dei casi di successo già numerosi nel nostro Paese.
Il database ICESP delle buone pratiche (BP) si alimenta e aggiorna grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti ICESP che condividono la propria esperienza, compilando le schede di buone pratiche di economia circolare.
Per facilitare la sottomissione delle BP, in particolare capire quali siano le informazioni da fornire, verificare che una soluzione operativa, una prassi adottata, e/o una soluzione di business sia effettivamente una BP di economia circolare, è stata realizzata una linea guida di supporto:
Scarica la linea guida delle Buone Pratiche
È possibile effettuare ricerca di BP tramite filtri, scaricare la scheda delle BP e richiedere informazioni alle organizzazioni proponenti o a ICESP (info@icesp.it).
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Con il consenso e l'aiuto dei baristi del luogo si raccolgono i fondi di caffè, seguendo le buone regole di igiene e sicurezza. Il tutto è trasportato, ripulito, presso punto di raccolta aziendale. In seguito è inoculato con micelio e pergamino (pellicola di scarto del chicco di caffè) per formare un mix. Il mix è posto all'interno di sacchetti in PE forati, per un peso di 5 kg. Tutti i sacchetti sono appesi in camera di incubazione, in condizioni di buio e temperatura tra 16 e 20°C. I sacchetti a maturazione, sono spostati in un'altra camera dove si ha la crescita fungina vera e propria, in condizioni di luce, umidità e CO2 ottimali. Una volta cresciuti, i funghi sono raccolti e ciò che rimane è posto in una compostiera, dove, dopo ulteriore maturazione di almeno 6 - 8 mesi, diventerà un ottimo ammendante per il terreno.
I rifiuti organici derivanti dalle raccolte porta a porta e gli scarti delle manutenzioni del verde effettuate dalla cooperativa sul territorio, vengono trasformati, insieme a quelli conferiti da altre multiutility, in compost e cippato venduti sul mercato per l’utilizzo nella filiera agricola e delle energie rinnovabili, secondo un modello di economia circolare.
I percolati prodotti dal processo di compostaggio vengono pre-trattati in un impianto che prevede un sistema chimico-fisico seguito da un sistema biologico, riducendone le componenti inquinanti, in particolar modo metalliche e organiche.
• Formaldehyde-free
• Totalmente idrofughi
• Resistenti alla proliferazione batterica
• Nuovamente riciclabili a fine vita
Sostituzione dell'SO2 con chitosano e protocolli in grado di eliminarla quasi del tutto.
Dealcolazione del vino con sistemi a membrana.
Produzione di succhi d'uva stabilizzati a freddo.
Valorizzazione degli scarti con gassificatori che danno energia termica, elettrica e biochar; produzione bioplastiche e di materiali per l'edilizia alleggeriti.
ICT - Uso di una rete di sensori per il monitoraggio della fermentazione.
Monitoraggio del vigneto e del risparmio energetico.
Grazie a questo metodo di coltivazione è possibile:
□ Produrre maggiori quantità di pomodoro riducendo al minimo gli sprechi;
□ Coltivare secondo criteri di produzione integrata utilizzando insetti utili per l'impollinazione e per la difesa nelle serre, riuscendo ad ottenere un prodotto salubre ed evitando di disperdere prodotti inquinanti nel terreno;
□ Offrire tutti i giorni dell’anno pomodori 100% italiani prodotti in Emilia Romagna;
□ Garantire per 365 giorni all’anno la stessa qualità a livello di sicurezza e di sapore.
La coltivazione idroponica di pomodoro presenta vantaggi a livello di ecosostenibilità:
□ Si riduce lo spazio di coltivazione;
□ Si riduce il consumo idrico di circa il 70%, dosando il giusto quantitativo per ogni pianta ed utilizzando le acque piovane;
□ Si riducono lo spreco di calore, in quanto le serre utilizzano calore prodotto.
Abbiamo mappato le mense sociali (http://www.foodbusters.it/mappa.php) in modo da individuare la mensa più vicina alla location dell’evento, garantendo così che il cibo arrivi il più velocemente possibile e inoltre, chiunque si trova in difficoltà, visitando il nostro sito può sapere dove si trovano le mense non trovandosi così nella situazione di dover chiedere.
Essi non sono soggetti ad umidità di risalita per capillarità e per osmosi; inoltre:
- costi di costruzione competitivi rispetto a tutti i prodotti faccia a vista;
- contengono 75-80% per cento di riciclato e sono riciclabili al 100%;
- hanno un assorbimento idrico inferiore al cemento armato colato;
- tempi di esecuzione delle muratura inferiori ai metodi tradizionali;
- offrono resistenze superiori del 24% ai test delle murature abituali;
- consentono le premialità previste dai CAM negli appalti pubblici.
In occasione dell'evento Ecomondo 2019, Catalyst ha ricevuto l'attestazione di eccellenza tra le prime 10 aziende innovative a livello nazionale dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, nonchè la medaglia del Presidente della Repubblica.
Lo scopo di Junker è far diventare la raccolta differenziata un’operazione semplice, rapida e naturale, diffondendo la cultura del riciclo. Scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, la app Junker lo riconosce, grazie ad un database interno di oltre 1,5 milioni di prodotti, e ne indica la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinati. Un database ‘in progress’ che viene aggiornato quotidianamente anche grazie alle segnalazioni degli utenti. Mentre la APP è gratuita per gli utenti, le Aziende ambientali e i Comuni possono abbonarsi con un canone fisso e sostenibile tramite MEPA per comunicare ai propri cittadini le informazioni “territoriali”.
Sfridoo si inserisce nel settore B2B grazie al suo servizio consulenziale e digitale, tramite il proprio marketplace dell'economia circolare in cui ha già raccolto più di 180 aziende su tutto il territorio nazionale. La piattaforma è attiva da settembre 2017, rinnovata nel corso del 2019 con novità importanti di funzionamento e gestione degli avanzi di magazzino, sottoprodotti ed end of waste.